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Toro, chi è Pedersen: dalla finale europea contro la Roma al passo falso a Sassuolo

Toro, chi è Pedersen: dalla finale europea contro la Roma al passo falso a Sassuolo - immagine 1
Dopo anni di crescita tra Norvegia ed Olanda, per il terzino destro classe 2000 è arrivata una frenata in Serie A con il Sassuolo
Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 

La cessione ormai vicina di Raoul Bellanova ha obbligato il Torino a muoversi per trovare un suo sostituto e la scelta sembra essere ricaduta su Marcus Holmgren Pedersen. Si tratta di un esterno destro norvegese di 24 anni che il direttore dell'area tecnica granata, Davide Vagnati, segue già da diverso tempo. Non dispone né di spiccate doti offensive né difensive perché è un giocatore più bilanciato di altri colleghi votati per lo più all'attacco ma che non gode nemmeno della velocità di Bellanova. Un anno fa infatti, prima della fumata bianca con il Cagliari proprio per Bellanova, il Toro aveva messo nel mirino lo stesso Pedersen che poi in quell'estate del 2023 è comunque riuscito ad arrivare in Italia ma non all'ombra della Mole. Scopriamo meglio quali sono le caratteristiche e la carriera di Pedersen.

L'esperienza da giovane al Feyenoord: convince tutti anche nelle coppe europee e gioca la finale di Conference contro la Roma

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Pedersen è un terzino destro che a volte in carriera ha agito anche sulla corsia mancina ma essendo destro naturale di piede preferisce agire su questa corsia. Dopo aver dato i primi calci ad un pallone da bambino con la maglia dell'Hammerfest, l'obiettivo del Toro ha svolto le giovanili nel Tromsø - squadra della sua patria, la Norvegia - dove poi a soli 17 anni ha anche esordito nel massimo campionato del suo Paese con la maglia del club che lo ha cresciuto. Da giovanissimo nella stagione 2018/19 è riuscito ad inanellare ben 20 presenze in campionato (più 4 in Coppa), Nel 2020 è passato poi al Molde, squadra più blasonata nel campionato norvegese, con la quale segna 3 gol in 38 partite in due anni. In seguito nel 2021 arriva la chiamata di un club prestigioso come il Feyenoord. In Olanda il laterale classe 2000 riesce a ben figurare e in due stagioni con il club di Rotterdam ottiene 80 presenze tra Eredivisie, coppe locali e coppe Europee che sono condite anche da una rete e 7 assist. Nel maggio 2022 Pedersen è anche entrato in campo per 16 minuti verso la conclusione della finale di Conference League che ha visto trionfare la Roma proprio contro il Feyenoord.

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Il grande salto in Serie A non è dei migliori: a Sassuolo non è rimpianto

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Nell'estate del 2023 Pedersen è pronto per il grande salto in uno dei migliori campionati europei come la Serie A e finisce sul taccuino sia del Torino che del Sassuolo. I granata riescono a firmare con Bellanova mentre i neroverdi alla fine portano in Italia il terzino norvegese con la formula del prestito. La parabola di crescita del giocatore classe 2000 nell'ultimo campionato si è un po' arrestata perché dopo i passi in avanti tra Norvegia e Olanda, in Serie A ha riscontrato più difficoltà del previsto. Con il Sassuolo l'anno passato è infatti retrocesso in Serie B e per lui si contano 28 presenze in campionato più 2 in Coppa Italia senza reti e con due assist messi a referto. A fine stagione il Sassuolo sceglie di non esercitare il riscatto del cartellino di Pedersen che così torna in Olanda dove è già sceso in campo con il Feyenoord in questo mese di agosto per il finale della sfida contro il Willem II. La valutazione del primo anno in Serie A per il laterale 24enne non è stata strepitosa perché è risultato un giocatore abbastanza anonimo che non è riuscito ad imporsi alla prima esperienza in un campionato di alto livello. Se dovesse realmente firmare entro la fine del mercato con il Torino avrà quindi l'occasione per riscattarsi dopo un impatto non esaltante con la Serie A.

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