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Toro, cinque novità per il 2025: dal Robaldo ad una possibile nuova dirigenza

Giacomo Stanchi
Giacomo Stanchi Redattore 

Lo Stadio Olimpico-Grande Torino è la casa del Torino FC. I granata nell'antico impianto di Santa Rita giocano le partite in casa dal 2006, prima in condivisione con la Juventus e poi da soli dopo l'inaugurazione nel 2011 dello Juventus Stadium sulle ceneri del Delle Alpi. Il Torino affitta dal Comune lo stadio per il canone di 500 mila euro annui. Sull'Olimpico-Grande Torino gravitano delle ipoteche, che non favoriscono sicuramente l'acquisto da parte del club o di un possibile acquirente. Il sindaco della città, Stefano Lo Russo, ha di recente commentato in questi termini la vicenda: "Quello che fa bene al Torino fa bene a Torino, dentro questa cornice noi come comune stiamo lavorando per dare corpo al progetto della cittadella del Toro, che ha tre grandi pilastri: il Fila, il Robaldo e lo Stadio. Quest'ultimo ha un problema strutturale legato alle ipoteche che abbiamo ereditato, ma ci stiamo lavorando per aver maggior agibilità e pensare al futuro". È evidente che una possibile cessione dello stadio da parte del Comune possa favorire anche una possibile trattativa per la cessione del Torino FC. Ricordando, comunque, che sia il Comune che la Regione Piemonte già erano stati protagonisti della ricostruzione del Filadelfia, contribuendo in misura decisamente maggiore rispetto alla società di Urbano Cairo. Nel 2025 il contratto di affitto tra il Torino e il Comune andrà in scadenza. Ad ogni modo andrà presa una decisione su questo tema.

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