Quattro vittorie nelle ultime cinque partite di campionato sono il biglietto da visita di un Toro che si prepara ad affrontare il Sassuolo con la consapevolezza di potersi regalare un girone di ritorno ad alti livelli. Le vittorie contro Fiorentina e Sampdoria hanno mandato un segnale forte, permettendo ai granata di avvicinarsi alla zona Europa e di guardare la classifica verso l'alto senza il timore di essere risucchiati nei bassifondi. "Ci siamo avvicinati alle squadre che stanno più in alto e ora vogliamo provare a restarci a lungo" aveva raccontato Juric dopo la vittoria di sabato scorso a Genova.
IL TEMA
Toro, col Sassuolo per la terza vittoria consecutiva: non succede da marzo 2019
In caso di vittoria i granata salirebbero a 34 punti con 22 gare giocate: sarebbe un risultato inedito nell'era dei tre punti
OBIETTIVO TERZA CONSECUTIVA - Sogni di alta classifica che passeranno anche dalla gara di domenica contro il Sassuolo. Forti di un rendimento casalingo di altissimo livello (solo l'Inter capolista ha saputo fare meglio finora), i granata proveranno a conquistare tre punti anche contro gli emiliani per centrare il terzo successo consecutivo. Una vittoria contro la squadra di Dionisi testimonierebbe il sempre più netto cambio di passo rispetto al passato: tre successi consecutivi in Serie A nello stesso campionato mancano infatti dal 2019, quando sulla panchina granata sedeva ancora Mazzarri. Era la nota stagione del settimo posto e dei 63 punti finali quando i granata riuscirono a battere in fila Atalanta, Chievo e Frosinone lanciandosi nella corsa ad un piazzamento Europeo.
MEGLIO SOLO NEL 2014 - Quello relativo ai successi consecutivi non è l'unico dato che i granata potrebbero superare vincendo contro il Sassuolo. Salire a quota 34 punti dopo 22 gare sarebbe un risultato inedito per il Toro, che non ha mai fatto meglio nell'era dei tre punti. Attualmente la squadra di Juric ha un solo punto in meno - a parità di partite - di quella allenata da Ventura che trascinata da Cerci e Immobile arrivò al settimo posto nel 2014. Il grande obiettivo di questa stagione il tecnico lo ha già raggiunto, restituendo un'identità ben precisa ad un gruppo che nelle ultime due stagioni aveva collezionato figuracce e record negativi. Ora però il Toro proverà a non porsi limiti, coltivando di giornata in giornata il sogno di regalarsi un girone di ritorno da mina vagante nella corsa ad un piazzamento europeo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA