Quella contro il Verona non potrà essere una partita come tutte le altre per Juric, che troverà di fronte quella che è stata una sua creazione. Un ritorno al passato che nasconde diverse insidie per i granata, che si troveranno di fronte una squadra con gli stessi princìpi di gioco ma decisamente più rodata. "Il Verona gioca come noi, sono curioso di vedere se siamo al loro livello, perché fanno determinate cose da due anni e mezzo e so quanti sacrifici hanno fatto per arrivare a questo livello" ha voluto mettere in guardia Juric.
IL TEMA
Toro, col Verona decisivi gli uno contro uno. Juric: “Loro più abituati”
Il tecnico granata sfida il suo recente passato: due squadre che giocano allo stesso modo, ma gli scaligeri sono più rodati
UNO CONTRO UNO - Contro gli scaligeri si prospetta dunque una gara tra due squadre che punteranno molto sui duelli individuali, su quell'uomo contro uomo che è uno dei tratti distintivi del calcio di Juric. "Il calcio è cambiato, ci vogliono gamba, dinamismo e capacità di smarcamento: alcuni giocatori ce l'hanno nelle corde, altri no. Sicuramente il Verona fa determinate cose con più fluidità di noi, perché si basano su certi sincronismi da tempo. Mi aspetto una partita molto dinamica" ha quindi ribadito il tecnico granata. La strada per la vittoria passerà dunque dai duelli individuali. Tra le chiavi spicca dunque il confronto tra Simeone e Bremer, che dovrebbe tornare a guidare la retroguardia granata. La fisicità del brasiliano sarà determinante per contenere un attaccante che non si è mai risparmiato sul piano della corsa e che in questa stagione ha iniziato a segnare con una regolarità che non aveva mai trovato in passato.
DIFESA E FASCE - Come spesso accaduto in questa stagione, il lavoro di Bremer sarà quindi fondamentale per contenere il centravanti argentino e permettere alla squadra di tenere un baricentro alto. Ma anche sugli esterni si prospetta un duello chiave tra Lazovic e Singo, due giocatori con caratteristiche diverse - come ha fatto notare a più riprese Juric stesso - ma entrambi dotati di una grande velocità. Nel Verona l'esterno ex Genoa ha sempre ricoperto un ruolo di grande importanza ed in questa stagione ha già regalato tre assist. Servirà quindi una prova attenta di Singo, chiamato ad attaccare ma anche a contenere le avanzate di un giocatore che in velocità saprà tenergli testa.
CENTROCAMPO E ATTACCO - In mezzo al campo Lukic e Pobega se la vedranno con Miguel Veloso e Tameze. Un duello interessante che andrà a coinvolgere due giocatori che si stanno rivelando fondamentali per Juric: nelle ultime settimane l'apporto dei centrocampisti è stato fondamentale e contro la Sampdoria il turnover si è fatto particolarmente sentire in mediana. Veloso dovrebbe garantire più geometrie ed abilità nel calciare i piazzati, ma Lukic e Pobega potrebbero rispondere con una maggiore fisicità e più dinamismo. E poi c'è l'attacco, con Sanabria che dovrà battagliare contro una difesa ormai abituata a giocarsela nell'uno contro uno. Al centro della retroguardia gialloblù toccherà probabilmente a Magnani, un gigante di un metro e novanta. Per il riferimento offensivo del Toro si prospetta dunque una gara non delle più facili: Magnani ha dimostrato di cavarsela egregiamente nel gioco aereo e nell'anticipo. Passerà anche da qui il risultato di Torino-Verona, due squadre con identità simili pronte a darsi battaglia seguendo gli stessi princìpi di gioco.
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