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“Il Toro ha necessità di fare i tre punti ma la formazione è tutta da inventare mentre il Siena arriverà con quella sua classica, sempre con non parta Calaiò. Ecco perché domenica mi aspetto una partita divertente, non certo chiusa, anche se il risultato è fondamentale. Chiaro che i toscani verranno abbottonati e trovare spazi sarà difficile, ma nel corso della gara ci potranno essere sviluppi interessanti e spettacolari”.
Ne è convinto Lello Vernacchia, il nostro esperto di tattica, anche alla luce delle scelte che potranno operare i due tecnici: “Ventura ha gli uomini contati, qualcuno magari si dovrà pure reinventare ma ha avuto una settimana per preparare uomini e schemi e quindi nessuno potrà parlare di una formazione inventata all’ultimo. Ovviamente con le carenze in mezzo non potrà andare al di là del suo 4-2-4 anche se resta da capire con chi. Io punterei su Brighi in mezzo e Sansone al fianco di Bianchi”. Due giocatori che in realtà possono essere sul mercato. Ma Vernacchia non ha dubbi né sul loro impegno e nemmeno sulla questione delle scelte: “E’ chiaro che se la società è già d’accordo con il giocatore e l’agente per farlo partire, metterlo in campo con il rischio che si faccia male può essere una scommessa. Ma comunque parliamo di professionisti, in campo come in panchina, e nessuno eventualmente si chiamerà fuori. Tanto solo Ventura sa che tipo di risposta possono dargli i ragazzi. Resta da capire eventualmente il perché siano ad oggi siano stati sottoutilizzati, ma sono convinto che in caso di necessità si faranno trovare pronti”. Sull’altro fronte “attenzione a Calaiò, sempre che non parta prima, ma soprattutto a Rosina. E’ vero che non è sempre continuo, ma ha piedi in grado di creare la giocata importante e da ex è temibile anche di più”.Intanto nel prossimo futuro il Toro potrebbe cambiare realmente. Lello già un mese fa aveva indicato in Brienza uno dei rinforzi plausibili, sembra possa essere accontentato: “Non avevo la sfera di cristallo, ma mi pare quel tipo di giocatore in grado di far compiere il salto di qualità. Ha senso della posizione e del gol, sa anche tenere palla per far salire la squadra e insieme ai due esterni potrebbe integrarsi benissimo. Se Ventura passasse ad un 4-2-3-1 non sarebbe certo la fine del mondo”.Federico Danesi(foto M.Dreosti)
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