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Toro, con l’Inter fai vedere che sei il padrone di casa!

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L'editoriale di Gino Strippoli / Una prima di campionato difficile ma esaltante
Redazione Toro News

Incomincia il ballo del football italico e il Torino lo inizia contro l' Inter , una cosiddetta grande ma che grande non é più dai tempi di Mourihno. La squadra allenata da Mazzarri é sicuramente una buona squadra ma già lo scorso anno il Toro gli ha sempre tenuto testa e in questa stagione i granata di Giampiero Ventura hanno dimostrato di saper centrare gli obiettivi ( vedi preliminari di Europa League) con sofferenza ma che dimostra il carattere forte raggiunto dalla squadra.

Il Toro affronterà comunque una squadra davvero internazionale visto che su undici uomini in campo l' Inter si schiererà presumibilmente con un solo giocatore italiano, ovvero Ranocchia. I granata ? Sono più Made in Italy visto che in campo dovrebbero scenderne ben 8 nati nello stivale. Eppure mai come quest' anno i granata in organico contano di tanti stranieri: verranno fuori al momento giusto, uno tra tutti Sanchez Mino.

Questa sera i ragazzi di Ventura dovranno affrontare la prima senza steccare visto che un buon inizio é sempre di buon viatico. Vincere? Si può visto che non ci saranno alcune pressioni ( il riferimento é ai 34 minuti finali di giovedì scorso). La vittoria può arrivare se si commetteranno meno sbagli sopratutto in avanti. Il mister Ventura ha cesellato una squadra capace in ogni partita di costruire almeno 4 o 5 palle gol nitide, e questo senza avvalersi di un vero fantasista o di un regista capaci di illuminare il gioco, ma queste occasioni bisogna saperle sfruttare al massimo gonfiando la rete. Qui arrivano i problemi legati ancora ad una condizione non ottimale di Quagliarella , che a livello di tecnica e di senso del gol é secondo a nessuno, a Barreto e Larrondo, abili a far gioco e ad aprire gli spazi ma poco propensi all' arte del gol, a Martinez poco utilizzato ma sopratutto ancora legato a imparare gli schemi venturiani e ai centrocampisti che riescono a inserirsi bene in avanti ma poi al momento di concludere sbagliano costantemente i gol. É chiaro a tutti che questi riferimenti sono legati alle due partire contro lo Spalato e potrebbero non far testo nel corso del campionato quando i ragazzi raggiungeranno la condizione atletico - tattica ottimale, ma comunque sono segnali da non trascurare.

Ecco perché contro l ' Inter il Toro dovrà giocare senza eccessive tensioni , non ce ne sarebbe motivo, ma con quella grinta e quel carattere che hanno permesso di raggiungere gli ottimi risultati nella scorsa stagione. La coppia d' attacco granata dovrebbe essere composta , secondo le gerarchie da Quagliarella e Larrondo, con Barreto fermo ai pali per via del recente infortunio. Per l' ex River Plate al rientro potrebbe esser l' occasione per dimostrare che lui può essere un vero bomber, ma é un rientro dopo un infortunio per cui non é detto che Ventura si indirizzi per un accoppiata più veloce e frizzante con Martinez al fianco del " Quaglia". Il venezuelano assicurerebbe sicuramente più imprevedibilità e fantasia mentre l' argentino ha tra le sue caratteristiche quelle di aiutare molto il centrocampo , cosa che non dispiace al Mister granata.

L' Inter arriva dalla roboante vittoria nel preliminare di Europa League con sul podio Icardi e Kovacic ma Hernanes e Jonathan sono altri due tipi da controllare mordendo il giusto le loro caviglie. Per il resto ci sarà il debutto di M'Vila e Medel a centrocampo e in difesa di Vidic tre giocatori forti in altri campionati e si sa quanto invece sia difficile quello italiano e quanti giocatori forti hanno fallito nella penisola mediterranea. Motivo in più per non farsi condizionare dai nomi e andare in campo alla ricerca della vittoria.

Questo Toro si aspetta molto da Nocerino e da Quagliarella , sono due giocatori che possono dare tanta qualità e forza agonistica alla squadra, aspettiamoli e che la condizione atletica arrivi presto a loro. Intanto Cerci latita e manca e sicuramente mancherà per l ' intero campionato visto che vuole andarsene. Ciò deve essere da sprone per gli attuali granata che scenderanno in campo per dimostrare che anche senza Immobile e Cerci possono essere anche più forti degli assenti