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- Redazione TORONEWS
Il Torino ha iniziato il campionato benissimo. I granata erano primi in classifica: Zapata ed Adams crescevano, la difesa, seppur con qualche intoppo, non ballava così tanto e si pensava a tutt'altro andamento. Poi, è arrivato l'infortunio del capitano e i problemi nel reparto arretrato hanno minato le sicurezze. I ragazzi di Vanoli all'Allianz stadium hanno perso la settima partita nelle ultime otto tra campionato e Coppa Italia. Ciononostante, sono appena due i punti di differenza con la squadra di Juric dell'anno scorso a questo punto della Serie A.
Il Torino di Juric era una squadra molto diversa da quella attuale. Poteva contare su un reparto difensivo solido con interpreti del calibro di Alessandro Buongiorno, Ricardo Rodriguez e Perr Schuurs. I primi due sono andati via durante il mercato estivo, senza dimenticare il mancato rinnovo di Djidji. L'olandese è infortunato da novembre dell'anno passato. La differenza si nota. Il Toro subisce troppo e spesso per distrazioni dei singoli. L'altra differenza è la capacità di andare a rete: pur con meno punti ottenuti, il Torino di Paolo Vanoli ha segnato tre volte in più della squadra di Ivan Juric.
L'andamento della stagione non è del tutto dissimile dall'anno scorso a livello di punti. Dopo, un inizio di campionato con qualche vittoria, il Toro è andato in crisi di risultati, perdendo autostima e andando incontro ad una serie di debacle. Però, se nella scorsa stagione i piemontesi vinsero contro il Genoa (grazie alla rete di Radonjic) e la Salernitana (con tre gol di scarto) e dovettero attendere la decima giornata, con il successo a Lecce, per riottenere i tre punti, i ragazzi di Vanoli nelle prime giornate di questo campionato sembravano esser riusciti a dare maggior continuità. Fino alla sesta di giornata il Torino è rimasto imbattuto (sconfitta con la Lazio) dopo esser uscito indenne anche dalla Milano rossonera e aver vinto contro l'Atalanta, campione dell'Europa League. La vera svolta dopo una serie di sconfitte l'anno scorso era arrivata con la vittoria di cuore e coraggio a Lecce. Buongiorno trascinò i suoi, mettendo uno spartiacque in una stagione che sarebbe potuta terminare in tutt'altro modo. Quest'anno i giocatori di carattere mancano. Zapata è infortunato, gli infortuni incidono e tanti nuovi sono arrivati. Però, Vanoli al termine del derby perso sembra abbia voluto mettere in guardia la squadra, richiamando all'umiltà e al rischio di una retrocessione. Sono evidentemente parole pesanti, forse premature, anche perché si è appena giocata la dodicesima giornata e il Torino ha ancora due punti in più di quella squadra che non arrivò troppo lontano dalla qualificazione in Conference, ma il rischio che questa squadra perdi ancora maggiore autostima e continui la crisi di prestazioni c'è. Il Toro deve riprendere quella consapevolezza delle prime giornate per poter tornare a fare punti preziosi.
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