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Toro, contro i viola attento a Barak: può essere lui il mattatore della sfida

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Il Torino sabato sera affronterà la Fiorentina di Italiano: ecco la presentazione del centrocampo dei viola

Giacomo Stanchi

Il Torino è chiamato a riprendersi dopo questo inizio di 2023 davvero terribile in campionato: appena due punti ottenuti contro Verona, Salernitana e Spezia. L'avversario è, però, tosto: la Fiorentina di Italiano è una squadra che ha messo in difficoltà grandi squadre, inchiodando sul pareggio club come Napoli e Juventus. Anche i viola, come i granata, faticano a segnare: i toscani hanno l'undicesimo attacco della Serie A, il quintultimo in trasferta. La sfida del Franchi sarà un anticipo di quella ben più decisiva in Coppa Italia. Il mattatore della serata potrebbe essere Antonin Barak. Il ceco ha dimostrato già in Coppa Italia contro la Sampdoria di saper essere determinante.

Torino, contro Italiano si può tornare a sfruttare le verticalizzazioni

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Se è vero che il Torino ha faticato a creare gioco contro Verona e Spezia, bisogna ricordare che queste due squadre impongono ai granata di giocare un calcio a loro non congeniale. I piemontesi soffrono le "piccole" perché si chiudono ed impediscono al Toro di poter sfruttare il campo aperto e le verticalizzazioni. Coi viola questo non accadrà perché soprattutto in casa tendono a provare ad imporsi, sbilanciandosi anche. L'ultimo precedente tra le due compagini dimostra che il Torino può fare molto male alla Fiorentina. Probabilmente saranno Amrabat e Duncan a schierarsi davanti ai difensori centrali Igor e Milenkovic nel 4-2-3-1 di Italiano. I viola in estate hanno perso il metronomo del centrocampo: Torreira. Da allora è stato complicato ricreare il calcio dell'anno scorso, anche perché l'ex granata Mandragora non ha le stesse caratteristiche del sudamericano. Così, infatti, ha commentato Filippo Grassia ieri a Radio Bruno Toscana: "Che Mandragora potesse sostituire Torreira era una pia illusione di chi lo ha preso, ha fallito prima a Udine e poi a Torino, non ha i tempi per fare il playmaker. Mandragora non lo avrei mai preso, soprattutto al posto di Torreira, che forse se n'è andato per motivi comportamentali e non certo tecnici". Inoltre, il campano difficilmente sarà della sfida a causa di problemi fisici. Amrabat non è propriamente un playmaker e Duncan è una mezzala di quantità. Sempre Grassia sul marocchino: "Amrabat regista è una bestemmia, deve giocare in un altro ruolo, come fa nel Marocco, lo stesso Italiano non gli aveva dato tutta questa fiducia all'inizio". Manca un'interprete ad Italiano e il Torino potrà approfittarne usando i corridoi che sapranno crearsi tra le linee Vlasic, Miranchuk e Radonjic.

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Torino, dalla trequarti viola possono venire i maggiori pericoli

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I fantasisti della Fiorentina dovranno essere il maggior oggetto di attenzione della difesa granata. "Barak è uno dei migliori giocatori della squadra" così Grassia sul trequartista ceco. Schuurs e compagni patiscono spesso i calci d'angolo: bisognerà avere un trattamento particolare per lui, che con la sua stazza (190 centimetri) potrebbe far molto male. Non è detto, però, che partirà dal primo minuto: probabilmente dietro a Jovic o Kouamè ci sarà Bonaventura. L'ex Milan e Atalanta sa abbinare quantità e qualità in prestazioni sempre di grande sacrificio. Al suo fianco ci saranno interpreti come Ikonè, Castrovilli, forse Saponara (si sta riprendendo da un infortunio) e Nico Gonzalez, che proprio contro i granata trovò la sua prima rete in Serie A.

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