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Toro: contro il Genoa vittoria meritata, ma quanta sofferenza!
Anche quando tutto va per il verso giusto, quando gli avversari - in questo caso il Genoa - sono irriconoscibili in quanto squadra da serie A, il Toro riesce nell’impresa di mettersi in difficoltà da solo, resuscitando per ben due volte gli avversari e di fatto mantenendoli in partita fino al 94'.
Eh sì, i granata hanno giocato una partita all’insegna del dominio contro un Genoa davvero inerme, debole, incapace di fare anche le giocate più semplici. Sin dai primi minuti il piglio messo in atto dai granata è stato quello di un approccio votato all’attacco e alla ricerca della vittoria. Già dopo due minuti con quella bella triangolazione veloce tra Brekalo, Singo e Sanabria, con il tiro di quest’ultimo che andava a sfiorare il palo, il Toro ha fatto capire come sarebbe dovuta andata la partita.
In effetti i granata hanno schiacciato gli avversari nella propria metà campo e se togliamo un paio di ripartenze genoane nel primo tempo sembrava una partita a senso unico. Sicuramente per il gioco espresso è stato un senso unico, con i granata bravi a manovrare bene a centrocampo con Lukic nelle veci di regista e Pobega a stantuffare sugli avversari mentre Ansaldi sulla sua fascia sinistra risultava imprendibile andando anche subito al tiro con seguente respinta di Sirigu.
Il resto lo ha fatto Brekalo in avanti con un Sanabria davvero in forma, capaci ambedue di aiutare il centrocampo granata. Quando arriva il gol con l’inzuccata del centravanti granata su un perfetto lancio di Ansaldi il Toro sembrava mettere il vento in poppa. Linetty sfiora la traversa, un preambolo al gol di Pobega che arriva un minuto dopo, con un bell’inserimento del forte numero 4 granata.
Quando si è sul 2 a 0 finalmente si potrebbe pensare: “finalmente una vittoria netta e tranquilla...”. Arriva infatti la chiusura del primo tempo nella più assoluta serenità. D'altronde il Genoa sembra davvero allo sbaraglio tant'è che il Toro trova ad inizio secondo tempo nuovamente il gol che verrà poi annullato dal VAR per un precedente fallo di Djidji su Vasquez.
Si pensa ad una possibile goleada vista la squadra rossoblù vacillare più di una volta e per di più arriva anche ilo tempo degli inserimenti di Belotti e Praet ovvero tanta qualità che si fa vedere subito sul campo. Il capitano granata fa il suo capolavoro quando sfonda in velocità sulla fascia destra mettendo un pallone a centro area per Brekalo che è lesto a battere a rete ma oltre la traversa. Il Toro insomma c’è in avanti ma non ha fatto bene i conti con la propria retroguardia, capace di andare letteralmente in tilt facendosi tagliare da uno scambio Caicedo-Destro con gol di quest’ultimo.
Quando però si ha la qualità la reazione è immediata e dopo pochi minuti una bella fuga di Praet fa arrivare al centro area una palla per Brekalo che questa volta fa gonfiare la rete portando a tre le reti granata.
Si potrebbe dire partita finita? Beh, sì se non si trattasse del Toro che ha quel famoso vizio di resuscitare i ‘moribondi’ e che non ha ancora perso. Kallon sulla destra lascia sul posto Ola Aina e mette a centro area un pallone per Caicedo che segna un gol facile facile. Altro ‘capolavoro’ della difesa si dovrebbe dire. Insomma, sino al 94' il Toro si porta le sofferenze di una vittoria meritatissima ma che poteva essere meno ansiosa per tifosi e giocatori.
Occorrerà sicuramente registrare al meglio la concentrazione del reparto difensivo perché certe amnesie potrebbero costare care in altre partite, a cominciare da quella di San Siro di martedì prossimo contro il Milan.
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