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Torino Sassuolo è un crocevia pericoloso per entrambe le squadre ma saranno i granata costretti a vincere a ogni costo. Un ennesimo fallimento (pareggio o sconfitta) confinerebbe il Toro in una zona al limite della retrocessione ma soprattutto porterebbe ulteriori disagi e scoramento nell'affrontare quattro giorni dopo il Brugge in un altro match delicato per il passaggio ai sedicesimi di finale in Europa League, senza poi dimenticare come si potrebbe affrontare dal punto di vista psicologico la stracittadina.
Vero è che le partite bisogna affrontarle una per volta, ma è altrettanto vero che la vittoria contro il Sassuolo si ripercuoterebbe in positivo sopratutto dal punto di vista psicologico e dell'entusiasmo nelle successive due gare.
L'esame Sassuolo determinerà la stagione granata. I ragazzi di Ventura incontreranno una squadra allenata bene dal punto di vista tattico da Di Francesco, senza dubbio uno dei migliori allenatori dell'ultima generazione, con una propensione offensiva non indifferente confermando il suo modulo a tre punte.
Già perché avere a che fare con Berardi, Zaza e Sansone non può lasciare la mente tranquilla sebbene i granata abbiano nel loro reparto più forte proprio la difesa. Per Glik e compagni sicuramente toccherà fare molti straordinari e tanta attenzione, ma soprattutto dovranno essere aiutati dal centrocampo nel filtrare i possibili rifornimenti per i tre.
Sarà comunque il Toro a dover fare la partita se vuole conquistare i tre punti e la dovrà fare cercando in tutti modi di assistere al meglio Quagliarella e Amauri nella via al gol perduto da tempo. Vedremo il mister cosa deciderà per sostenere la manovra d'attacco granata, se affidarsi ad una robusta linea di centrocampo con Farnerud, Gazzi e Vives o magari dare estro alla fantasia di Sanchez Mino o di El Kaddouri. I due fantasisti per ragioni diverse hanno fin qui disatteso le aspettative che ponevano in essi, ma soprattutto il belga marocchino è parso senza motivazione rispetto allo scorso anno.
Ancora una volta il lavoro sulle fasce di Darmian a sinistra e Peres a destra potrebbero risultare determinanti per far spiovere palloni in mezzo all'area per gli acuti di Quagliarella e Amauri.
Il Sassuolo è squadra tosta che annovera anche un certo Vrsaljko, giocatore di grandi qualità che sa spingere sulla fascia destra mentre a centrocampo il trio Missiroli, Manganelli e Taider dispone di qualità e potenza fisica.
Quello che il Toro non potrà fare sarà buttarsi allo sbaraglio alla ricerca del gol se con il passare dei minuti il risultato non dovesse sbloccarsi perché ciò potrebbe alimentare il contropiede emiliano. Per superare il Sassuolo occorrerà pazienza e molta concentrazione soprattutto nella fase di costruzione del gioco, cercando di sbagliare il meno possibile i passaggi anche più semplici.
Invece, quello che si aspetta da questi ragazzi è vederli giocare con tutta la grinta possibile, "mangiando l'erba del campo", dominando gli avversari prima con la testa e poi con le gambe. La mentalità vincente deve uscire fuori in un modo o nell'altro, non ci sono scusanti di alcun genere: bisogna vincere!
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