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TURIN, ITALY - FEBRUARY 22: Ivan Ilic of Torino FC competes for the ball with Mattéo Guendouzi of SS Lazio during the Serie A TIM match between Torino FC and SS Lazio at Stadio Olimpico di Torino on February 22, 2024 in Turin, Italy. Photo: Nderim Kaceli
Partiamo dal presupposto che chi vince ha sempre ragione, e chi fa gol di solito può vincere una partita. La Lazio ha avuto ragione del Torino proprio perché con due tiri nel secondo tempo ha segnato due gol, cosa che il Toro non è riuscito a fare nonostante un dominio nei primi 45 minuti e sfiorato più volte il gol. Un po’ per sfortuna, il tiro di Sanabria su splendida azione di Bellanova è andata a infrangersi sul palo, un po’ per la bravura di Provedel portiere avversario bravo a deviare il tiro di Vlasic, e un po’ per imprecisioni di Zapata su assist ancora di Bellanova, un errore quello del colombiano questa volta marchiano, schiacciando la sfera di testa con potenza ma mandandola fuori, e infine il colpo di testa di Masina che ha fatto la barba al palo. Senza contare poi sul finire partita i tiri di Ricci.
Sembra davvero strano ma il Torino in questo campionato non ha mai costruito tante azioni da gol come contro la Lazio eppure ne è uscito sconfitto. Alla fine è sempre una questione di qualità e la si vede sempre sui 90 minuti. I granata quando fanno bene il primo tempo poi calano nel secondo e viceversa. La Lazio ha resistito alle sfuriate granata per poi colpire con precisione. Dopo l’uno – due dei biancocelesti il Toro si è disunito, ha perso le distanze tra i reparti e non ha avuto la reazione giusta soprattutto dopo il primo gol, dove Milinkovic Savic non è esente da colpe. Il pallone calciato da Guendouzi era abbastanza centrale e il portiere granata se lo è fatto passare sotto la pancia, davvero poca la reattività. Poi il raddoppio ha messo in ginocchio i granata e lì la sbandata è apparsa enorme e se non fosse stato per l’espulsione di Gila per doppia ammonizione, lasciando la Lazio in dieci uomini, il Torino non sarebbe nemmeno riuscito ad avere quella poca reazione vista nel finale, ma sterile e tardiva.
Il Toro ha fatto il Toro per un tempo e per quello che ha fatto vedere avrebbe meritato la vittoria, ha entusiasmato, emozionato, ma solo per quei 45 minuti giocati davvero bene. Ma come si sa le partite durano 90 minuti e i granata non hanno mai fatto vedere una grande continuità sull’intera partita.
La sconfitta contro la Lazio sembra essere lo spartiacque di quella possibile Europa che tanti tifosi sognavano. Alla fine quando la qualità fa la differenza il Toro non riesce, se mai l’avesse, a farla esplodere, non la sa sprigionare. Contro una Lazio abbastanza in crisi di gioco i granata sono riusciti a rivitalizzarla, mentre poteva essere una partita che doveva vincere. Oggi quello che può sfornare il toro a livello qualitativo può durare solo un tempo, ringraziando sempre il miglior acquisto di quest’anno,quel Bellanova arrivato a Torino in punta di piedi ma che si sta rivelando un grande giocatore che smista assist per tutti, mettendo in crisi sulla sua fascia ogni avversario che gli si presenta davanti. Ovviamente senza dimenticare Duvan Zapata, che in questa partita ha sbagliato quel gol a colpo sicuro, ma si è battuto sempre con costanza fino alla fine. Bene Vlasic per un tempo, poi come se gli mancasse il carattere si è sfilato come molti suoi compagni dopo il primo gol subito.
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