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Gli esami di maturità per i ragazzi di Mihajlovic non finiscono mai e anche questo pomeriggio allo Stadio Olimpico Grande Torino dovranno superarne un altro contro una Lazio che ha nella propria retroguardia il reparto che sta convincendo di più con le sole otto reti subite, senza per questo trascurare chiaramente i tre attaccanti terminali offensivi: Keita, Immobile e Anderson. Ma siccome il leit motiv di questo Toro è prima segnare e poi non prenderle è chiaro che l'analisi deve partire dal fronte d'attacco granata contro quello della difesa biancoceleste. In proposito vengono immediatamente poste sotto la lente d'ingrandimento le grandi defezioni che i laziali avranno contro i granata. Infatti è molto probabile che Simone Inzaghi si ritrovi oggi ad affrontare la squadra di Mihajlovic senza De Vrij, Milinkovic-Savic e senza Radu squalificato, oltre ai lungodegenti Biglia, Bastos e Lukaku.
Proprio l'infortunio del difensore centrale olandese e l'assenza di Radu sono senza ombra di dubbio due grossi problemi per la Lazio e conseguentemente anche due vantaggi per il Toro e per i suoi frombolieri, infatti sia Wallace che Hoedt non sono di certo una cerniera in grado di fermare la fantasia e la potenza di Ljajic, Belotti e Falque. Questo è un vantaggio che i granata dovranno sfruttare al meglio perchè se si riuscisse a segnare per primi la Lazio si sbilancerebbe alla ricerca del pareggio lasciando spazi vuoti e sappiamo bene cosa vuol dire lasciare voragini aperte agli attaccanti granata.
Autostrade che il Torino non dovrà assolutamente aprire alla velocità di Anderson, di Keita e di Immobile. I tre fanno del contropiede la qualità maggiore del fronte offensivo laziale, quindi il lavoro (anzi il super-lavoro) per l'accoppiata Barreca-Zappacosta non mancherà. Proprio i due terzini granata dovranno stare molto attenti e non subire lo sprint avversario. Quando vengono lanciati in contropiede i tre attaccanti biancocelesti sanno davvero far male come pochi altri in Italia. Di certo i due ragazzi granata dovranno essere supportati dalla mediana che potrebbe essere quella di Palermo senza però escludere del tutto il rientro di Acquah e di Obi per dare fiato a Baselli o a Benassi anche in previsione del prossimo doppio impegno ravvicinato della prossima settimana che vedrà nel giro di tre giorni affrontare in trasferta sia l'Inter che l'Udinese.
Mihajlovic, svuotata praticamente l'infermeria (rimane in fase di recupero solo De Silvestri) ha solo l'imbarazzo della scelta e questo è davvero un grande vantaggio. Boyè e Lukic sono sempre pronti a sfruttare ogni minuto che il tecnico gli concederà e presto potrebbe arrivare anche il momento per Gustafson senza dimenticare Aramu e Ajeti. Il Toro oggi non deve cullarsi troppo sulla vittoria al Barbera ma giocare con la solita grinta e il solito pressing capace di mandare in confusione le strategie avversarie, poi il valore dei 17 gol finora realizzati quest'anno si dovrebbe avverare concretizzandosi quasi in automatico.
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