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Toro, contro la Roma c’è voglia di rivincita!

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L'editoriale di Gino Strippoli -  I granata possono vincere se giocheranno senza timore referenziale
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

All'andata Torino e Roma si affrontarono con situazione psicologiche nettamente differenti , il Toro si portava dietro le ombre funeste di Helsinki mentre la Roma sembrava veleggiare verso un campionato ed una Champions League roboanti. Il Toro prese tre schiaffi senza tanta fatica, infatti dopo 26 minuti la partita era praticamente archiviata in casa giallorossa.

Oggi il Toro è un'altra cosa o meglio è un'altra squadra, ricca di quella consapevolezza che la porta ad essere  compagine ammirata da tutti e soprattutto diffidata dagli allenatori delle altre  che dicono sempre: “con il Toro è sempre difficile giocare perché sa chiudere bene gli spazi e ha nelle ripartenze una delle sue caratteristiche più insidiose.”. Tutto vero ma soprattutto è vero che oggi  il Toro ha un Maxi Lopez in più in avanti , l'intesa con Quagliarella è quasi ottimale, il bomber napoletano sta attraversando un momento di forma smagliante, la difesa granata è sempre la quinta migliore del campionato è si è confermata  con in più la scoperta di un bomber di razza come Glik, vera alternativa  in fase offensiva agli attaccanti.  Il capitano granata riesce sempre a farsi trovare al posto gusto nel momento giusto e soprattutto a cogliere  la retroguardia avversaria impreparata.

La Roma dopo una pausa di flessione e dopo aver perso lo scudetto e anche la strada in Europa League sembra in ripresa e soprattutto ha quell'unico obiettivo da conquistare, ovvero  il secondo posto, che gli consentirebbe di entrare in Champions League, gradino insidiato da vicino dalla tanto odiata Lazio. Per questo motivo  Garcia e i suoi uomini scenderanno oggi pomeriggio con l'intento di fare  bottino pieno e questo in un certo senso questo potrebbe agevolare il Toro.  Con una  Roma votata in avanti alla ricerca della vittoria a  tutti i costi i granata potrebbero trovare quegli spazi che gli consentirebbero di affondare in velocità con Peres e  Darmian sulle fasce per le stoccate vincenti di Lopez  e Quagliarella. Ma il Toro non è solo contropiede , Ventura ha insegnato bene alla squadra come lavorare il pallone in maniera corale andando poi a conquistare  angoli e punizioni che  i granata sanno sfruttare molto bene in gol.

E' una sfida aperta con due squadre “costrette a vincere” per sperare  di raggiungere il proprio obiettivo, tra le due  chi rischia di più è la compagine capitolina che non può permettersi passi falsi, un terzo posto significherebbe il fallimento di una stagione. Il Toro sta già facendo una grande stagione e una qualificazione in Europa League  per il secondo anno consecutivo sarebbe pari ad un miracolo; ma se non riuscissero  nell'intento i granata  uscirebbero alla fine della stagione  comunque tra gli applausi di tutti, tifosi e non.

Adesso la parola al campo, a quel rettangolo di gioco dove le due squadre si affronteranno sicuramente a viso aperto  con conseguenti strategie dei due allenatori.