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Toro, contro l’Empoli per quell’obbligo di vincere

Quagliarella, Toro, Torino
L'editoriale di Gino Strippoli / I granata devono dimostrare di non essere in crisi e Quagliarella...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Oggi pomeriggio per il Torino sarà una giornata da giocare per dimostrare di non essere in crisi. La partita è difficile sotto ogni punto di vista e senso pratico. la compagine di Giampaolo sta dimostrando di essere una delle rivelazioni del campionato con un gioco arioso e bello a vedersi ma altrettanto redditizio.

Il Toro arriva da troppe sconfitte consecutive e deve per forza di cose reagire e andare a prendere con merito la vittoria che può rilanciare il suo campionato. Non ci sono più scusanti. L'organico è al completo e deve dare forza al suo gioco mettendo in campo la grinta vista all'inizio del campionato e da molte giornate perduta.

Anche contro il Napoli la piccola fiammella si è accesa dopo aver preso la prima sberla, ma poi non è bastata per tornare a Torino con un risultato positivo. Troppo poco fa il centrocampo per aiutare gli attaccanti granata, ma anche troppo poco sono i movimenti senza palla di tutti i giocatori.

In assenza di movimenti senza sfera, il gioco di Ventura diventa necessariamente prevedibile e ormai le squadre che affrontano il Toro hanno capito che facendo un pressing alto i granata si fermano incapaci di dare il via alle azioni offensive se non per via di contropiedi che possono verificarsi. Nel secondo tempo contro il Napoli, il Toro non è mai andato una sola volta al tiro e questo si paga.

E' il caro prezzo da pagare quando nell'organico manca un giocatore di vera qualità capace di illuminare il gioco e il Toro questo giocatore non c'è l'ha. Peres che spesso ha fatto la differenza con le sue accelerazioni sembra spento da diverse giornate e lo stesso dicasi per Baselli, l'unica differenza e che l'ex atalantino è giovane ed è al suo primo vero campionato da titolare in serie A mentre il brasiliano non ha tante scusanti, eppure le qualità le ha e le ha fatte vedere, è ora che riprenda a macinare gli avversari come sa.

Oggi pomeriggio sarà anche la giornata di Quagliarella! Eh sì, perchè il prodotto granata che ha vestito più maglie di squadre diverse nella sua carriera (in ordine sparso: Chieti, Fiorentina, Ascoli, Udinese, Sampdoria, Napoli, Juventus) mercoledì scorso si è reso protagonista di un gesto che non è piaciuto a nessun tifoso granata e non è la prima volta (vedi la poca esultanza contro la Juve lo scorso anno e contro la Sampdoria) facendo un quasi inchino alla curva dei tifosi napoletani come a volersi scusare per il gol fatto.

Le spiegazioni ai tifosi granata sono già arrivate ma nessuno (leggendo i social network) ha voglia di credergli, anzi tutti sono propensi nel vederlo presto vestire un'altra casacca ma mai più quella granata.

Son pronti i fischi per il centravanti granata? Penso che sia meglio utilizzare il tempo a disposizione per tifare per il Toro perchè questo pomeriggio si avrà bisogno ancora di Quagliarella che potrà scusarsi davvero solo con i gol, che sono la cosa che conta. Poi alla fine del campionato ognuno sarà libero di fischiarlo o meno.

Anche al sottoscritto ha dato fastidio il gesto anche a fronte delle spiegazioni date dal giocatore. Il signor Quagliarella, cresciuto nel vivaio granata, ha solo un modo per sdebitarsi: gonfiare la rete e lasciar perdere ogni tipo di polemica.

Penso che ogni società debba avere un codice di comportamento da tenere in campo davanti ai tifosi. Questo sembra mancare al Toro ed era già successo dopo la batosta del derby.

E' ora che la Società si faccia sentire con i suoi tesserati perchè alla fine dei conti i giocatori son pagati profumatamente per onorare la maglia e sopratutto a rispettare i propri tifosi che in ogni partita, sia in trasferta sia in casa, seguono sempre la squadra e la onorano: nelle vittorie, così come nelle sconfitte.

Quindi domani i tifosi saranno ancora allo stadio a tifare per tutti coloro che indossano la maglia granata; che i giocatori tifino per i propri tifosi a suon di gol e di vittorie.