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Toro, contro l’Inter un crollo da 0-3

Gino Strippoli

L'analisi di Gino Strippoli / Nerazzurri troppo forti, ma il Toro fa troppo poco

Al 92' finisce la partita tra Torino e Inter ed è un finale con il gran coro della Curva Maratona che grida la sua rabbia: "Meritiamo di più; ci avete rotto il c...; Cairo Vattene; Mazzarri vaffa...; fuori le palle". Questo dice tutto e di più della partita persa dal Toro per 0 a 3. Se è vero che la qualità e la fisicità dell'Inter è nettamente superiore ai granata è altrettanto vero che il Toro è crollato per incapacità di arginare le ripartenze avversarie, ma anche per la poca incisività in attacco. Basti pensare che i giocatori più propositivi del Toro sono stati Ansaldi e Lukic, oltre al solito Sirigu che le sue parate le ha fatte nonostante la sua rete si sia gonfiata incolpevolmente per tre volte. Davvero troppo poc,o anche se dopo il primo gol nerazzurro e l'uscita per infortunio del Gallo Belotti (dopo soli 10 minuti) i granata hanno provato a reagire con un tiro di Ansaldi al 27' respinto da Handanovic e la successiva fiondata di Verdi deviata in angolo con barba al palo difeso dall'estremo difensore nerazzurro.

Ma é stato il classico fuoco di paglia, visto che immediatamente l'Inter ha raddoppiato con De Vrij, lasciato solo soletto davanti alla porta di Sirigu che si è immolato al 42' al tiro di Barrella, dopo un ennesimo contropiede subito dal Toro. Per onore di cronaca: un salvataggio al 47' di Handanovic su deviazione di De Silvestri ha fatto sperare che il Toro potesse decollare nei secondi 45 minuti. In realtà il secondo tempo ha coinciso con il crollo granata dove i soli Lukic e Ansaldi sono stati capaci di creare qualcosa di importante con alcune fughe in attacco e un paio di tiri. Il terzo gol è sembrato fotocopia degli altri due con la ripartenza veloce nerazzurra e Brozovic che lancia in area Lukaku che infila Sirigu. Il Toro finisce la sua partita al 65' con una punizione di Verdi deviata da Handanovic, poi la resa: con l'Inter che ha addirittura sfiorato il quarto gol con Lukaku. Troppi giocatori granata sono rimasti a guardare troppo durante la partita facendo pochi fatti, tra questi un Meité capace di realizzare una prestazione da 3 in pagella, colpevole sul secondo gol dell'Inter, fermo come una bella statuina. Oltretutto durante la partita ha perso quasi tutti i contrasti senza mai prendersi responsabilità di andare al tiro.

Sul primo gol, dopo il rinvio di Sirigu, il colpo di testa di Brozovic brucia Bremer e Nkoulou lanciando Lautaro Martinez che si invola in gol. La pochezza difensiva granata in questa partita è stata evidente e non ci sono scusanti quando si sbaglia la linea difensiva e quando si perdono di vista gli avversari in maniera grossolana. L'attacco granata, perso Belotti, non è stato mai in grado di impensierire la difesa nerazzurra: Verdi, è stato inesistente e Zaza mai servito è stato lasciato solo infilzato tra le maglie avversarie. Lo scorso anno il Toro si poteva fregiare di essere una delle migliori difese del campionato mentre oggi è una delle peggiori con 20 gol subiti; e sarebbero molti di più se non ci fosse quel fuoriclasse di Sirigu. Quello che è più preoccupante è l'incapacità costante dei granata di essere squadra ed era chiaro come la vittoria contro il Brescia non fosse di certo la partita che aveva messo fine alla crisi granata. L'Inter si è calata sin dall'inizio nel tipo di partita da fare, imponendo la sua fisicità e la sua tecnica nonostante il campo reso pesante da una pioggia incessante. Il Torino, invece, non è stato in grado di farlo. Adesso il campionato del Toro ha una sua sentenza: quella di non poter competere per una classifica europea.