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Toro, contro l’Udinese i tifosi vogliono la vittoria e il bel gioco

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L' editoriale di Gino Strippoli / Dopo lo scialbo pareggio contro la Spal i granata devono vincere e convincere

Oggi il Toro contro l' Udinese allenata dall' ex granata Davide Nicola, entrato nella storia del Torino per il suo gol che diede la vittoria e la Serie A nella sfida contro il Mantova, deve vincere e convincere con il bel gioco. I tifosi vogliono divertirsi ed è da molto tempo che non lo fanno. Un bel dilemma far divertire con il Toro visto sin'ora. E' ora di dire basta alle vittorie striminzite o sofferte fino all'ultimo minuto, già viste contro il Genoa, il Parma, la Spal o lo stesso Frosinone, ovvero tutte squadre alla portata del Toro e di certo inferiori a livello tecnico. Siamo nel girone di ritorno e quindi si dovrebbe sperare in un cambio di marcia, cosa che in realtà non si è vista eccezion fatta per la partita contro l ' Inter e in parte nella rimonta poi vanificata contro la Roma.

La partita contro la Spal è stata di una desolazione disarmante per tutti i tifosi accorsi - erano più di mille - a Ferrara, ma non per coloro che hanno seguito la gara via televisione. Davvero un brutto Toro, senza coraggio!

Il Toro non gioca bene, non ha azioni che facciano portare il sorriso ai suoi tifosi e soprattutto non fa i risultati da tutti attesi per portarsi nelle posizioni che possono regalare speranze europee. Sembra davvero un discorso chiuso visto che lì davanti iniziano a viaggiare forti.

Oggi la mediana granata ritroverà Meité e Baselli dal primo minuto al fianco di Rincon, quest' ultimo una delle piacevoli sorprese della stagione. Questo centrocampo si spera possa portare più vivacità per la manovra d' attacco che possa essere pungente.

Davvero troppo pochi i gol messi a segno dai granata in questo campionato. D'altronde se nessun giocatore per capacità tecniche è in grado di accendere la miccia per bomber Belotti e per Falque stesso, diventa poi difficile inventarsi qualcosa che porti al gol.

Già, Falque, ritorna dopo due giornate di panchina; lui non è sicuramente un fantasista ma un buon attaccante che sa vedere la porta ma non è nemmeno una seconda punta. Lo spagnolo come ha dimostrato nei due precedenti campionati si esalta quando vive la corsia destra per accentrarsi e andare al tiro o quando riesce a incunearsi in dribbling verso l' area, ma non può essere il sostegno di Belotti.

Il suo ritorno può comunque far solo bene al Toro e alla fase di attacco granata.  Il suo compagno di reparto capitan Belotti dal punto di vista della voglia e della caparbietà sta facendo un grande campionato ma si sta snaturando in un lavoro che non gli compete per nulla. Lui è un bomber e deve ritornare al centro dell' area. Mazzarri deve cercare la giusta soluzione è non più pretendere un Belotti a tutto campo.

In difesa con il rientro di Djidji per l' allenatore granata vista la squalifica dì Nkoulou si tratterà di decidere chi farà il centrale di difesa e chi ai suoi fianchi se Izzo, Moretti e lo stesso Djidji. Un reparto, quello della retroguardia granata, che comprende Sirigu, di livello europeo, che da sempre garanzie, anche perché se non fosse stato così questo Toro oggi sarebbe a lottare per non retrocedere,la dura realtà è questa !

Il Torino oggi è questo, una squadra che sa difendersi bene sia a centrocampo che nella propria area ma che non ha la capacità di costruire azioni ficcanti.

Questo pomeriggio i ragazzi granata hanno la possibilità, viste le carenze tecniche avversarie, di far tornare il sorriso ai propri tifosi. Lottare con grinta su ogni pallone e pressare alto sin dall' inizio, rubando palloni e cercare di andare in gol più volte. Solo così i tifosi potranno tornare a sorridere perché ad oggi i commenti solo i soliti :" tanto al solito arriveremo tra il 9 e il 10 posto" . Vediamo se i calciatori granata sapranno far cambiare idea ai coloro che amano questa maglia da sempre.