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toro
Il Toro di quest’anno è una delle squadre tatticamente più votate all’attacco dell'intera serie A. Zeman a parte, nessuno porta avanti il credo di Giampiero Ventura. Un modulo da molti considerato spregiudicato, ma non da Ventura che ama il gioco arioso e far correre la palla da una parte all’altra del campo con improvvise verticalizzazioni centrali e fughe sulle fasce operate dagli esterni alti.In effetti, il Toro d’attacco già s'era intravisto lo scorso anno, ma nella nuova stagione avrà il valore aggiunto di un blocco che conosce bene le dinamiche di gioco venturiane e la qualità di nuovi giocatori come Sansone, Cerci, Santana... Quanto sia dispendioso questo sistema di gioco lo si può capire, ma è anche vero che se i quattro avanti - Santana, Sansone, Bianchi e Cerci, per esempio - avranno la voglia di sacrificarsi nei ripiegamenti, allora i pericoli di ripartenze veloci degli avversari verrebbero meno, eliminando la paura dello sbilanciamento. L’intelligenza tattica di Ventura porterà il Torino ad adattarsi all’avversario di turno, passando da un camuffato 4-2-4 ad un 4-3-3 con il finto esterno alto, sia esso Vives o Birsa. Un accorgimento che porterà la squadra ad avere un alternativa in più in attacco basata sugli inserimenti centrali della finta ala (così come fece bene Vives nello scorso campionato) ma anche equilibrio a centrocampo. Nessuna paura e nessun timore reverenziale, insomma: un motivo di orgoglio per i tifosi granata. La voglia di giocare palla non è dettaglio da poco se ricordiamo il recente passato, quando molti giocatori si nascondevano, nessuno voleva ricevere la sfera neanche scottasse... La medicina-Ventura ha portato una mentalità vincente, capacità di giocare e di essere una squadra che, da un lato, sa rispettare l'avversario ma, dall'altro, sa essere sicura di sè. Questo Toro coraggioso dovrà avere l’accortezza di rimanere sempre con i piedi per terra, senza esaltarsi troppo, e battere la palla sul campo con l’umiltà di chi sa di avere le capacità per fare un bel campionato. Mai risparmiarsi, buttare sul terreno ogni goccia di sudore dal primo minuto sino al novantesimo per regalare ai tifosi un Toro furente. Anzi, un toro scatenato..Gino Strippoli (foto Dreosti)
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