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Toro così non va! Adios Europa!

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L'editoriale di Gino Strippoli / Dopo il Bologna anche la Sampdoria trafigge i granata

L'Olimpico di Torino sta diventando da qualche settimana terra di conquista per le squadre che affrontano il Toro e  scriviamo di compagini tutt'altro che trascendentali ma alla portata  dei ragazzi di Ventura. Eppure dopo il Bologna è arrivato il secondo flop consecutivo in casa. La  Sampdoria al di là del gol in netto fuorigioco ha meritato la vittoria per l'impegno e la scrupolosa attenzione messa in campo dai suoi giocatori.

Il Toro ha giocato una brutta partita sbagliando soprattutto l'approccio alla partita. Ma a questo punto si ci può chiedere come fare per dare il via alle danze pallonare con grinta dal primo minuto? Quello che stupisce  è vedere una squadra , quella granata, che dopo aver subito il gol come per incanto si sveglia e inizia a tirare  fuori un po' di grinta  spingendo l'avversario  nella propria area  a difendersi. Se alla fine contiamo i tiri verso la porta di Da Costa notiamo che son ben 22 quelli effettuati dai granata, con alcune parate decisive del numero uno blucerchiato, mentre sono zero parate di Padelli. Allora viene lecito pensare che qualcosa non torna!

Di sicuro non è stato un bel vedere  il Toro del primo tempo e nei secondi 45 minuti i granata sono apparsi si volenterosi ma anche spesso pasticcioni e senza idee a centrocampo.  In campo gli undici granata sono apparsi davvero senza quella grinta che li ha invece contraddistinti in molte fasi del campionato e che ha permesso loro di conquistare  36 punti, ma che sappiamo bene potevano essere anche 40  o  42 punti.

Ma allora cosa succede a questo Toro irriconoscibile. Sicuramente è una squadra che  deve crescere ancora molto e che sta mostrando i suoi inevitabili limiti di esperienza e qualità. Qualità, ad esempio,  che dovrebbe avere il centrocampo e che invece difetta  di costruttori di gioco e  di invenzioni. Quando il Toro si trova a dover costruire gioco, con la squadra  avversaria schierata a  difendere,  la manovra diventa prevedibile e le possibilità di cercare la posta avversaria diventano vane. Se è vero che ieri il Toro ha tirato tante volte verso la porta avversaria è anche vero che molti di questi tiri erano sballatamente alti o telefonati. Per il momento non sembra  sia stato un grande scambio  quello che ha portato Kurtic al Toro e Brighi al Sassuolo. L'ex granata assicurava sicuramente molta più qualità ed esperienza, anche a mezzo servizio,  mentre il neo granata titolare da due partite assicura sicuramente fisicità in mezzo al campo  ma mai uno spunto tra le linee ne tantomeno invenzioni.  Sicuramente le qualità Kurtic le ha e le deve dimostrare presto in campo ma ad oggi fa rimpiangere Brighi.

I limiti legati all'esperienza sono stati evidenziati sia contro il Bologna ( vedi El Kaddouri che si va a cambiare maglia  mentre gli altri battono una punizione che sfocerà nel gol ) sia ieri con la Sampdoria con Maksimovic  che si fa ammonire stupidamente al 91' sul 2 a 0 e quindi squalificare per la prossima partita. Ammonizione che di fatto penalizzerà il Toro  contro l'Inter che non potrà disporre  di ben tre centrali di difesa ( Glik, Bovo e lo stesso  Mak).  Pasquale che invece ha esperienza e militanza in serie A, continua a  deludere incapace di dare il contributo che ci si sarebbe aspettato da lui.

Ieri ha parte l'encomiabile movimento di Immobile che ha cercato almeno di dare il via a qualche azione offensiva, con due bei tiri di cui uno ben respinto da Da Costa, la fase d' attacco granata è stata quasi inesistente. Pochi spunti veri, una ottima palla gol non sfruttata a dovere da Cerci a tu per tu con il portiere ma davvero poca luce.  Cosi come poca luce ha fatto vedere in campo Cerci. L'ala destra granata ha trovato pochi spazi su cui affondare , spesso raddoppiato in marcatura,  ma è altrettanto vero che troppo spesso ha regalato lunghe pause agli avversari.

Si ritorna all'ennesimo  dilemma : il Toro è Cerci –dipendente? Sembrerebbe proprio di si visto che se si ferma lui si ferma la fantasia per arrivare a rete .  Se poi chiudi bene i corridoi ,come ha fatto ieri Mihajlovic, allora anche un ragazzo bravo come Alessio va in difficoltà e a catena tutta la fase offensiva granata.

La squadra granata fin'ora ha disputato un campionato sopra le attese, dando quasi sempre il 101 % ed è da ringraziare  ma adesso si deve risvegliare da un certo rilassamento  che la sta invadendo troppo spesso. Quasi stesse subendo un inversione di mentalità, quasi un passo indietro  rispetto alle tante buone prestazioni che hanno fatto vedere in campo  quest'anno.