IL TEMA

Toro, dal rilancio di Ricci a quello di Zapata: i motivi per passare al 3-5-2

Piero Coletta

Il mantra del Torino di Ivan Juric è sempre stato il 3-4-2-1. Nelle prime due stagioni la squadra ha reagito bene, l'anno scorso ha terminato ad una vittoria dall'ottavo posto (che eccezionalmente valeva l'Europa). Ora però la squadra sembra non recepire appieno il modulo. Semplicemente questo modulo non sembra più essere in grado di esaltare totalmente la squadra, soprattutto a livello offensivo. L'arrivo di Duvan Zapata è stato visto come un toccasana, finalmente la punta che serviva a Ivan Juric. Nelle gare però il colombiano è apparso troppo isolato in attacco, a volte costretto ad agire in una zona del campo non adatta per un giocatore come l'ex Atalanta. Questo isolamento si è visto soprattutto nel derby contro la Juventus. Bremer ha letteralmente mangiato Zapata e lo stesso giocatore è stato servito poco e male. Quando ha iniziato ad essere più "pericoloso" il Torino? Quando Juric ha inserito prima Sanabria e poi Pellegri. Ecco perché l'idea di optare per un attacco a due non sarebbe da considerare una follia. Il paraguaiano, 12 gol nella stagione scorsa, ha caratteristiche tecniche che permetterebbero al Torino più pulizia tecnica in fase offensiva. L'attaccante sa addomesticare bene la sfera, ha dei buoni spunti in ottica dribbling. In poche parole girerebbe attorno al colombiano, potrebbe aumentare i rifornimenti per Duvan e la loro convivenza potrebbe alzare la pericolosità del Torino.

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