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Toro, dalla Roma alla Roma: Boyé cerca la svolta
Un inizio di campionato non facile quello vissuto da Lucas Boyé. L'argentino classe 1996, dopo un pre-campionato disputato a buoni livelli, aveva infatti sperato in un minutaggio da protagonista quest'anno. L'infortunio e l'arrivo di Niang nell'ultimo giorno di mercato, hanno però rivoluzionato i suoi piani e quelli di Mihajlovic. Fin qui sono arrivati per lui 5 gettoni presenza, per un totale di 88' giocati. Un bottino piuttosto esiguo, sopratutto per un giocatore che lo scorso campionato era sceso in campo ben 30 volte chiudendo il campionato in crescita. Durante l'ultimo match stagionale, quello disputato contro il Sassuolo il 28 maggio scorso, il giovane argentino aveva persino trovato la via del gol, il suo primo in campionato con la maglia del Torino.
Un gol che sembrava essere arrivato come una liberazione; per un giocatore come lui che ha sempre messo in campo molta grinta ma spesso poca concretezza. Una rete inutile per il Torino, già ampiamente estromesso dalla corsa all'Europa League, ma fondamentale per scacciare i 'fantasmi' del ragazzo, arrivato sotto la Mole tra grande curiosità e aspettative. Ora, dopo alcune partite giocate da subentrante, Boyé vorrà senza dubbio provare a scalare le gerarchie di Mihajlovic. Visto anche l'infortunio di Belotti, il classe 1996 potrebbe provare a convincere il mister a puntare su di lui, che sia da prima punta o da attaccante esterno. Domenica infatti, all'Olimpico Grande Torino arriverà la Roma; squadra contro la quale Boyé giocò forse la sua miglior partita lo scorso anno, stupendo un po' tutti.
Era il 25 settembre 2016, quando Belotti e compagni facevano sognare i tifosi battendo con un netto 3-1 la Roma di Spalletti. Uno dei protagonisti assoluti di quel match fu proprio il classe 1996, strappato ai giallorossi in estate, e molla impazzita sull'out di sinistra. Da allora però molto è cambiato. Il modulo non è più il 4-3-3 bensì il 4-2-3-1, dove agli esterni offensivi viene richiesto una maggiore copertura in fase difensiva. Inoltre, anche l'arrivo di Niang e Berenguer ha mischiato un po' le carte: le alternative nel mazzo di Mihajlovic sono aumentate e ora giocherà solo chi dà le maggiori certezze. Contro la Roma però, vista anche la prestazione non esaltante di Sadiq all'esordio (LEGGI QUI), qualcosa potrebbe cambiare. E se Boyé tornasse ad avere la 'garra' di quel 25 settembre...
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