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"Una macchina perfetta, o quasi. Appena un mese fa il Napoli di Sarri faceva il giro del Mondo: una squadra rodata alla perfezione, con automatismi collaudati e soprattutto con una fluidità di gioco invidiata anche dai top club europei. Dagli inizi di dicembre in poi però, qualcosa sembra essersi rotto. Complice un po' la preparazione mirata ai preliminari di Champions, un po' gli infortuni e la conseguente mancanza di alternative; già il Chievo aveva messo in evidenza alcuni limiti della squadra partenopea. Con il passare delle giornate poi, prima la Juventus e poi la Fiorentina, erano state corsare al San Paolo; portando a casa rispettivamente uno 0-1 e uno 0-0. Nulla di strano. O almeno sarebbe così, se solo non si stesse parlando della squadra che ha fatto il record di punti nell'anno solare 2017 ed è, ad oggi, una delle principali candidate per lo scudetto.
"COMPATTEZZA - Che non sarà una partita semplice per il Torino è risaputo. Ma i granata, per provare a rendere la vita difficile ai partenopei, potranno provare a prendere gli stessi accorgimenti che negli ultimi match di campionato hanno messo in difficoltà il Napoli. Innanzitutto servirà compattezza: caratteristica mancata lo scorso anno e che portò i granata a un clamoroso parziale di 10-3 a favore dei partenopei in due incontri di campionato (LEGGI QUI). Ma 'compattezza' non significa rimanere rintanati per 90' nella propria metà campo. 'Compattezza' significa piuttosto mantenere le due linee di difesa e centrocampo molto 'strette' e 'corte' tra loro, costringendo il Napoli a sviluppare gioco sugli esterni e, conseguentemente, forzandolo al cross. È stata proprio questa una delle chiavi con cui Chievo, Juventus e Fiorentina sono riuscite a strappare punti preziosi a una squadra che, fino a un mese fa, sembrava essere una vera e propria corazzata senza punti deboli.
"SACRIFICIO - Per mettere in difficoltà una delle squadre più rodate d'Europa occorrerà poi un enorme spirito di sacrificio da parte di tutta la squadra. Agli attaccanti, in particolar modo, potrebbe essere richiesto un lavoro fondamentale in fase di non possesso. Il Napoli infatti, ha dimostrato di essere in difficoltà quando i tre registi più talentuosi della squadra (Jorginh, Hamsik e Insigne n.d.r) sono messi alle strette con un pressing asfissiante. In questo modo toccherebbe a Koulibaly ricoprire (almeno nei primi metri) il compito di costruire il gioco. Facendo densità sull'out di sinistra inoltre, gli azzurri - come successo contro la Fiorentina - sarebbero portati a costruire il gioco sulla destra; con Hysay e Callejon che non sono abituati, e dunque predisposti, a iniziare l'azione con il pallone tra i piedi. Sia l'albanese che lo spagnolo infatti, sono molto pericolosi quando si muovono senza palla ma, al contrario, perdono gran parte del loro potenziale.
"CONTROPIEDE - Dopo aver difeso con attenzione e dedizione poi, il Torino dovrà trovare la forza di contrattaccare per impedire al Napoli di guadagnare il predominio assoluto del campo. Un compito che toccherà in particolar modo al trio offensivo, che dovrà essere abile nel giocare il pallone in spazi ristretti e attaccare immediatamente la profondità. A tal proposito, dopo l'ottima prestazione di Roma, Sinisa Mihajlovic potrebbe pensare di lanciare nuovamente Berenguer dal 1' (LEGGI QUI). L'ex Osasuna infatti, rispetto a Ljajic, ha caratteristiche maggiormente improntate al gioco in contropiede e la sua velocità potrebbe mettere in grossa difficoltà la difesa partenopea. Inoltre sarà fondamentale per il Torino ritrovare il giusto cinismo sotto porta, e provare a pungere il Napoli in quelle poche occasioni che la migliore difesa di Serie A concederà.
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