toro

Toro ”di riserva”

Toro ”di riserva” - immagine 1
Dopo tutte le vicissitudini legate al calcioscommesse, il Torino si ritrova a guardarsi allo specchio più brutto che mai, pieno di incognite e di enigmi. I "gioielli" della campagna acquisti Gillet e Gazzi sono sotto la lente d'osservazione...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Dopo tutte le vicissitudini legate al calcioscommesse, il Torino si ritrova a guardarsi allo specchio più brutto che mai, pieno di incognite e di enigmi. I "gioielli" della campagna acquisti Gillet e Gazzi sono sotto la lente d'osservazione della magistratura, così come Masiello e Vives, e in più ci si e' ritrovati Santana con un ginocchio talmente malconcio da mettere in dubbio la sua permanenza.

Non per infierire, ma pure Brighi non è una garanzia dal punto di vista fisico e di prime scelte in difesa (Canini, Rossettini e Mesbah) Cairo e Petrachi non ne hanno portata a casa nemmeno una. Alla luce di ciò, il Toro dovrà recuperare. Inutile negarlo: il saldo é negativo.

La squadra non é così competitiva con l'attuale organico. Bisognerà correre ai ripari, ma quando si corre spesso si rischia di cadere. Quello che sta per verificarsi é la costruzione di una squadra "di riserva", lontana da quella che, in teoria, si voleva costruire. Gli uomini nuovi messi a disposizione di Ventura, (Caceres e Rodriguez) sono ripieghi rispetto alla linea originale.

Ben venga, se verrà, Benussi, qualora Gillet dovesse cadere in disgrazia. Ma è pur sempre una seconda scelta, altro "riservista"! E visti gli sviluppi del calcioscommesse ci sarebbe da tremare anche per Barreto, fosse andato a buon fine il primo affondo... Senza girarci attorno, oggi Cairo ha il dovere di agire e di mettere a disposizione di Ventura un organico capace di inorgoglire i tifosi granata.

Agire vuol dire comprare al più presto perchè il 26 agosto si comincia. Non c'è tempo da perdere. L' analisi è impietosa: il Toro è al livello di Pescara, Siena e non in grado di salvarsi in serie A. Le altre sono tutte superiori. Servono "magie" di mercato (a prescindere dall'essere pro o contro Cairo), i tifosi ci sperano.

E per magia intendiamo acquisti mirati e di qualità che, innestati nell' attuale gruppo (comunque ricco di valori), possano far compiere un salto di qualità ed entrare immediatamente nei meccanismi di Ventura senza fare troppo apprendistato. Il tempo è finito. I primi mugugni contro Cairo nella partita precampìonato contro il Novara non si sono fatti attendere, ma molti sono gli insoddisfatti.  Non si possono accampare scusanti. Anzi, con un po' di arguzia si poteva evitare di lanciarsi ad acquistare giocatori di una squadra "chiacchierata". Prima di acquistare Gillet e Gazzi, già si sapeva dei due Masiello, di Parisi, Bonucci e Guberti.... Ma si è rischiato lo stesso e ora bisognerá fare i conti con la giustizia ordinaria e sportiva. Chi se la sente di scommettere?

 

(foto Dreosti)