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Toro, dilemma Milinkovic-Savic: piace a Giampaolo, ma è chiuso dalla concorrenza

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
Focus on / Il portiere ha colpito il tecnico per la sua bravura con i piedi. Il pacchetto, però, è completo

Ci sono tanti punti di domanda nel nuovo Toro di Marco Giampaolo che dovranno essere sciolti tra calciomercato e inizio del campionato di Serie A. Uno inaspettato, almeno fino a qualche settimana fa, è rappresentato dal portiere Vanja Milinkovic-Savic. È diventato dopo le prime amichevoli disputate, complice anche gli impegni internazionali di Salvatore Sirigu e Samir Ujkani, un vero e proprio dilemma per il club granata. È piaciuto, e molto, a Giampaolo ma la concorrenza abbonda tra i pali.

AFFOLLAMENTO - A meno di clamorose e non auspicabili novità, infatti, Sirigu rimarrà anche nella stagione in corso a difendere i pali del Torino. Il sardo sarà il titolare e alle sue spalle il collaudato gruppo composto dal kosovaro Ujkani, che ha appena rinnovato il contratto sino al giugno 2021, e da Antonio Rosati, elemento veramente prezioso per gli equilibri dello spogliatoio. Il pacchetto di tre estremi difensori è quindi completo e, come detto, a meno di sorprese da qui al 5 ottobre non verrà ritoccato. Per Milinkovic-Savic significherebbe altra tappa in prestito lontano da Torino o direttamente cessione. Il portiere serbo andrà in scadenza il 30 giugno 2021, ma gli ultimi test hanno aperto una nuova possibile strada nella carriera del serbo. Il Torino, infatti, potrebbe rinnovare il contratto di Milinkovic-Savic e nel frattempo potrebbe mandarlo temporaneamente in prestito, come accaduto tra Spal, Ascoli e Standard Liegi nelle ultime stagioni.

REGISTRA PORTIERE - Ma perché Milinkovic-Savic ha colpito così positivamente Giampaolo? In primo luogo per la capacità del serbo di giocare con i piedi. Utilizza destro e sinistro con estrema facilità, anche sotto pressione. È preciso nei rilanci, anche a lunga gittata. Inoltre, dà sicurezza all’intero reparto che ben volentieri si affida a lui. In un calcio costruttivo come quello di Giampaolo, perciò, anche un portiere “regista” è apprezzato. Durante le amichevoli al “Grande Torino” dalle tribune si sono sentiti moltissimi plausi a distanza del tecnico al portiere. Giampaolo, dunque, ha imparato a conoscere Milinkovic-Savic e n’è rimasto positivamente colpito. Ora sta al Torino e allo stesso Giampaolo sciogliere il dilemma.