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Dopo la vittoria splendida contro la Sampdoria che ha zittito anche i più scettici sulla forza del Toro e sull’organico composto da ragazzi davvero forti e bravi, i granata sembrano aver preso la consapevolezza di essere una squadra che può vincere ogni partita, o comunque giocarsela contro chiunque senza paura. Se nelle prime partite di campionato il Torino era sembrato balbuziente nelle prestazioni, alternando momenti buoni ad altri deleteri, da tre partite - per gradi - tutto ciò sembra un ricordo. A Bologna ci fu il primo risveglio sebbene per soli 60 minuti, poi contro la Fiorentina una prestazione maiuscola contro una signora squadra e infine la convincente vittoria in trasferta a Marassi.
Senza fare troppi voli pindarici, la squadra di Mazzarri sta acquisendo sempre più la dimensione di una compagine compatta; insomma un bel gruppo che rema in una sola direzione per portare il Toro là, dove gli compete la storia, ovvero ai primi posti in classifica nel campionato italiano e un posto in Europa.
Di certo non bisogna farsi illudere che tutto sia facile dopo la vittoria contro la Sampdoria, anzi il difficile arriva adesso. Bisogna trovare la continuità di vittorie e confermarsi già contro il Parma.
Oggi pomeriggio per i granata esiste solo un risultato: la vittoria. I ragazzi sono tutti in forma e il morale è altissimo. Il bomber principale Belotti ha ridato animo all’attacco granata insieme a Falque: quest’ultimo è sempre più importante nello scacchiere di Mazzarri ed è anche decisamente migliorato sotto l’aspetto tattico rispetto alle precedenti stagioni in granata.
Se è vero che oggi manca il miglior centrocampista granata Meitè per squalifica, è altrettanto vero che sia Rincon che Baselli nelle ultime giornate sembrano rinati e il venezuelano sta diventando finalmente il vero giocatore che aveva entusiasmato nel Genoa. Al posto del francese la teoria potrebbe indicare in Soriano il suo giusto sostituto e sarebbe anche opportuno dare la possibilità a questo giocatore di iniziare a incidere in questa squadra. Il ragazzo è forte sia tecnicamente che tatticamente, ma deve ancora scrollarsi definitivamente quelle titubanze - soprattutto fisiche - viste in campo, anche a causa del suo basso minutaggio. Si sa che quando non si va in campo con una certa frequenza anche il livello tecnico-fisico-mentale un po' cala. Adesso potrebbe avere quella opportunità di essere finalmente protagonista. In ballo per quel posto però c’è anche Lukic che è più un giocatore che ama fare regia mentre nell’oggi "mazzarriano" non sembra trovare sbocco questo tipo di ruolo. Però mai dire mai, perché l’allenatore granata nutre molta fiducia nel giovane nazionale serbo. Poi dietro l’angolo potrebbe anche esserci la sorpresa del sabato. Quella di vedere dal primo minuto di gioco quel famoso tridente d’attacco composto da Belotti-Zaza-Falque. Sicuramente vederli in campo tutti e tre insieme solletica il palato dei tifosi e sicuramente il Toro con questo tridente potrebbe apparire anche poco equilibrato mentre in realtà se a turno Falque e Zaza tornassero a dare man forte nella mediana di gioco allora, con la mediana composta da Rincon e Baselli e ai lati Ola Aina e De Silvestri, il Toro potrebbe soffrire meno del dovuto a centrocampo.
Il Parma è una brutta bestia da domare quindi occhio a Gervihno abile nel contropiede e molto bravo tecnicamente. Questo Toro oggi non può fallire!
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