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Verso Torino - Copenaghen / La partita che una generazione intera stava aspettando da tempo
"Quante volte ci siamo sentiti dire dai nostri padri: "Figlio mio, io mi ricordo di quando il Torino giocava contro il Real Madrid o l'Arsenal, la squadra era forte e lo stadio era pieno di tifosi che con grande entusiasmo spingevano i giocatori a compiere vere imprese". Da domani sera anche i più giovani potranno dire in futuro ai loro figli le parole che mille volte ci hanno ripetuto i nostri padri, tutta una generazione di ragazzi granata può provare anche lei le stesse emozioni che vent'anni fa riempivano i cuori dei fan di Scifo e Martin Vasquez.
"Domani sera all'Olimpico l'avversario non ha il fascino dei Blancos o dei Gunners ma se si andrà avanti nella competizione arriveranno anche le grande squadre dai nomi altisonanti, solo la scorsa primavera si accoglievano gli amici del Benfica e ci si emozionava a scoprire quanto il Torino sia ancora conosciuto e amato all'estero sognando un giorno di portare noi stessi la nostra storia in giro per l'Europa. Intanto giovedì sera c'è da riempire uno stadio, l'Olimpico di Torino, che non ha più la capienza del Delle Alpi che nel 1992 contro il Real Madrid della leggenda Emilio Butragueño registrò la presenza di 59.861 spettatori, ma che sa trascinare lo stesso, quando pieno, la squadra granata verso grandi prestazioni nonostante il numero ridotto di posti a sedere. Al momento la prevendita dei biglietti non sta volando verso il tutto esaurito come ci si aspetterebbe per un appuntamento che i tifosi del Toro aspettano da tanti anni, la speranza è che la situazione migliori nell'ultimo giorno di vendita. Anche perché di fronte c'è un Copenaghen che non avrà un nome che scalda i cuori più freddi ma rappresenta una realtà consolidata del calcio europeo abituata da anni a giocare sia in Europa League che in Champions League con buon risultati. Lo stesso tecnico Ventura oggi in conferenza stampa ha dichiarato di voler regalare una grande prestazione della sua squadra ai tanti tifosi che spera verranno a vedere la gara consapevole che uno stadio pieno è uno stimolo in più per i giocatori granata e una preoccupazione maggiore per gli avversari.
"Intanto domani sera per la prima volta all'Olimpico di Torino si sentirà l'inno dell'Europa League, che come dice di Ventura non avrà il fascino di quell'altra musichetta che anche lui spera di sentire un giorno in casa granata, ma per le giovani orecchie abituate da anni a sentire le radiocronache da campi quali quelli di Gubbio o di Castel di Sangro (con tutto il rispetto per le due società) è già un gran bel sentire. Fuori le maglie, le sciarpe e le bandiere granata domani c'è un appuntamento con la storia.
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