Questo è il Toro di Ventura , questo è il Toro che i tifosi vogliono vedere , questo è il Toro di carattere che sa vincere in situazioni difficili, questo è il Toro dei nuovi gemelli del gol, Cerci e Immobile, questo è il Toro che sogna l'Europa ma che umilmente predica la salvezza. Contro il Verona il Toro ha dominato dopo un primo tempo giocato bene ma con poca convinzione, subendo un'evitabile e ingenuo rigore. Un gol che avrebbe tramortito chiunque, sopratutto al Bentegodi, dove solo Roma e Napoli hanno vinto, ( ha vinto anche il Chievo però era un derby), ma la consapevolezza dei propri mezzi e il gran carattere dei ragazzi ha sovvertito la rotta della vittoria con i primi tre minuti di fuoco, del secondo tempo, e un uno-due dei gemelli Immobile e Cerci ben supportati da El Kaddouri , sin li sottotono, in veste di assist man e poi di goleador, il terzo, che ha chiuso la gara, grazie all'ottimo servizio di Cerci che ha ricambiato il favore precedente.
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Toro dominatore, Verona ko!
Ma è stata tutta la squadra a giocare da grande squadra con Masiello ancora autore della sua quarta gara consecutiva ad ottimi livelli, un giocatore ritrovato e rigenerato: un nuovo acquisto, sempre attento sia in fase difensiva che in fase d'attacco e poco fortunato nella bellissima azione in cui ha sfiorato il gol con un bell'esterno sinistro, con palla deviata in angolo da un difensore.
Che dire di Padelli ? Questo è un signor portiere. Di solito i grandi portieri si riconoscono quando salvano la partita con pochi interventi: il tiro ravvicinato di testa di Toni lo ha trovato pronto di riflessi e ben piazzato, ha giocato bene con i piedi e ha fatto una bellissima uscita di pugno anticipando Toni e lanciando il pallone quasi nella metà campo.
Poi il solito Darmian, da nazionale, l'encomiabile e instancabile Vives, la qualità di Kurtic, la cerniera di difesa ( Bovo, Glik e Moretti) che sebbene sottoposta ai frizzanti movimenti di Iturbe ha saputo con calma stemperare la furia d'attacco veronese, concedendo poco, con Toni, Iturbe e Gomez quasi del tutto annullati.
Il Verona è un' ottima squadra ma inferiore al Toro. Già nella partita di andata il Toro perse due punti più per demerito proprio che per merito dei veronesi . Ventura da allenatore che guarda al calcio come gioco in cui ci si deve divertire con la palla tra i piedi ma sempre con determinazione accomunata a equilibrio ha portato il suo Toro a giocare la partita contro gli scaligeri per cercare di vincere e non di certo per puntare al punticino. Lo si è visto immediatamente quando è apparsa la formazione ufficiale che vedeva il trequartista El Kaddouri giocare e agire tra le linee e con Kurtic che ha da sempre nel suo dna caratteristiche più offensive che da incontrista. Infatti di veri incontristi il Toro visto ieri ne aveva solo uno Giuseppe Vives. E se si presenta al fischio dell'arbitro e dal primo minuto di gioco una formazione di chiara propensione offensiva significa che si vuole vincere la partita. Complimenti Giampiero!
Una vittoria da dominatori del gioco, con fraseggi veloci e spesso di prima che hanno spiazzato il centrocampo avversario. Il gioco di anticipo dei difensori e dei centrocampisti in fase di non possesso palla ha fatto il resto. Immobile Cerci oggi sono la coppia italiana più forte di attaccanti del campionato italiano: nessuna attenuante ai loro gol bellissimi, da campioni quali sono, meritano entrambi di andare in Brasile .
Altra coppia importante in questa squadra granata è quella formata da Darmian e Masiello , due terzini che difendono bene ma che attaccano altrettanto bene costringendo le due ali veronesi a venire poco in avanti isolando spesso la torre Toni.
E adesso, raggiunti i 36 punti e il 6° posto in classifica in coabitazione con Parma e Verona, lasciando ancora indietro il Milan e la Lazio lontani 4 punti, arriva il derby. Finalmente un derby da giocare da 'primi' della classe dove il Toro potrà giocare tranquillo, senza patemi d'animo legati alla salvezza ( di fatto già raggiunta), insomma potersela giocare a viso aperto per i tifosi e per la gloria granata, senza aver nulla da perdere.
Un plauso va anche a tutti i giocatori diffidati ( erano 6 di cui 5 in campo) del Toro che hanno giocato con giudizio , senza il minimo accenno alla protesta, senza entrate fallose, evitando scontri anche verbali con gli avversari. Tutti pronti e arruolati per la stracittadina!
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