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Toro: dura e doppia punizione con sconfitta

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L'editoriale di Gino Strippoli / I granata giocano alla pari ma pagano i troppi errori a centrocampo
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

E' una dura e doppia punizione quella che subisce il Toro all'Olimpico di Roma contro la Lazio: dura perché è difficile da digerire dopo aver giocato alla pari e aver avuto molteplici occasioni per segnare; doppia perché è una sconfitta arrivata attraverso due calci piazzati che potevano essere evitati ma su cui soprattutto si poteva difendere meglio. Invece… Quattro errori  imperdonabili  che decretano la sconfitta, infatti il primo gol di Biglia nasce  da una palla persa malamente  in uscita  a centrocampo e sulla punizione la barriera si muove scoordinatamente, chi si alza prima chi dopo, ingannando  Gillet; sul secondo gol  invece  la punizione di Candreva  è lontana dai pali della porta granata più di 50 metri eppure Gillet non è impeccabile respingendo sui piedi  dell'accorrente Klose un pallone che avrebbe dovuto  bloccare a terra, senza contare la compartecipazione alla colpa di Glik  che si fa sorprendere dal centravanti laziale. Quattro errori, due per gol, e Toro a leccarsi le ferite.

Una sconfitta che brucia proprio perché il Toro la partita l'ha giocata e la prestazione a livello di manovra c'è  stata cosi come sono state create le occasioni da gol:  tre sui piedi di Farnerud  di cui un gol, un tiro alto dopo bel controllo al volo e uno respinto dal suo compagno d'attacco,   due da Quagliarella al 34' lesto a girarsi e battere a rete  ma trovando Marchetti  bravo a distendersi e a respingere  in angolo e al 66' bravo ad incornare a rete un bel lancio di Sanchez Mino con palla che fa la barba al palo, ed infine  un tiro molto forte di Benassi  al 46' che esce non lontano dal palo e un tiro all '84 di Darmian parato a terra dal numero uno laziale.

Se una squadra costruisce tante occasioni da gol in trasferta contro  una signora Lazio, uscendone sconfitta, può solo accumulare rabbia per la prossima partita di mercoledì contro il Parma. Il Toro comunque sia c'è!

Certamente avesse fatto meno errori a centrocampo sia in fase di uscita che in fase di rientro  forse le due punizioni non sarebbero mai nate, cosi nemmeno i gol e nemmeno la sconfitta ma siamo nella teoria dei se e dei ma. Invece analizzando la prova nel suo complesso il Toro ne esce bene  a testa alta: ha messo sotto la Lazio  per buona parte del secondo tempo. E' vero, è magra consolazione ma è altrettanto vero che il Toro è squadra che non si fa dominare da nessuno.

La nota più positiva sta sicuramente nell'ottimo rientro di Farnerud , sempre nel viso dell'azione ,  mentre le note negative  oggi si chiamano Jean Francois Gillet e Bruno Peres , detto sopra del portiere  granata,  il brasiliano è incappato in una giornata storta  sopratutto in fase difensiva con chiusure e diagonali sballate e palle perse banalmente, poi certamente la fase di attacco la fa molto bene, grazie alla sua velocità, ma deve migliorare la fase difensiva onde evitare  pericoli che arrivano dalla fascia per la propria squadra.

La Lazio? E' stata brava a sfruttare  gli errori granata ma soprattutto è riuscita a mettere in difficoltà l'avvio del gioco di Ventura grazie ad un pressing molto alto sui portatori di palla. Poi ha lavorato bene sulle fasce dove sia Candreva che Cavanda  son riusciti spesso a impensierire la difesa granata. I due gol  hanno origine da errori granata  più che da invenzioni manovrate di gioco , mentre il palo colpito da Candreva,  da posizione decentrata, è stato  un errore di posizionamento di Gillet  più che un tiro micidiale, però bravo l'esterno biancoceleste a far fuori i difensori avversari.

Nel mio precedente editoriale pre-partita avevo scritto che avrebbe vinto chi avrebbe fatto meno errori a centrocampo e la Lazio ha fatto anche lei molti errori ma meno gravi di quelli commessi dal Toro: questa è stata la matrice della sconfitta nonostante un superVives, ottima la sua prestazione.

Non c'è tempo per leccarsi le ferite  adesso è il tempo di pensare agli errori fatti per poi sfogare la rabbia di questa sconfitta fra tre giorni contro il Parma dove il Toro deve giocare da Toro  per riprendersi questi tre punti persi.