"Se il merito di Gasperini è stato quello di valorizzare il parco giocatori in modo da ottenere risultati sportivi, dall'altra la società gli ha messo in mano una serie di prodotti del settore giovanile che hanno prodotto corpose plusvalenze. Soldi che da un lato sono serviti a dare linfa vitale al bilancio e che dall'altro hanno permesso di rinforzare costantemente la squadra nonostante cessioni eccellenti. A livello di palmares del settore giovanile, Toro e Atalanta sono quasi sullo stesso livello: dal 2015 ad oggi l'Atalanta ha vinto tre scudetti (U15, U17, Primavera) e due Supercoppe (U17 e Primavera), nello stesso periodo i granata hanno conquistato due scudetti (Berretti e Primavera), una Coppa Italia Primavera e due Supercoppe Primavera. Ciò in cui l'Atalanta sovrasta il Toro è il numero di giocatori professionisti passati dalla prima squadra negli ultimi anni: gli ultimi in ordine di tempo sono Barrow (15 milioni) e Kulusevski (35 milioni) ma andando non troppo indietro nel tempo possiamo ricordare Kessié (venduto a 30 milioni), Gagliardini (28 milioni), Conti (24 milioni), Mancini (15 milioni), Caldara (20 milioni, ora tornato a Bergamo) e Bastoni (31 milioni). Il Toro invece non è riuscito a valorizzare i vari Barreca, Parigini, Edera e Bonifazi che, infatti, sono sul punto di partire a prezzo di saldo o sono già partiti come nel primo caso.
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