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Toro: è il 4-2-4 la strada più giusta?

Matteo Senatore

"Eccoci qua: dopo un inizio di campionato all'insegna dell'ottimismo e delle belle prestazioni la sconfitta nel derby, e soprattutto una classifica deficitaria in cui il Toro viaggia alla pericolosissima media di un punto a partita, hanno dato avvio ai primi processi ai granata e alla formazione che Ventura manda in campo ogni domenica. Noi qui ci proponiamo di fare una breve analisi tattica che provi a spiegare i problemi emersi finora e le eventuali soluzioni che potrebbe apportare il mister al suo modulo

"ESTERNI, CHE DILEMMA - Il credo principale del calcio di Ventura è questo famoso, e ormai famigerato modulo, il 4-2-4; uno schiaramento che, se preso alla lettera, pare un modulo di altri tempi, e che sicuramente evoca nella mente di chi lo legge un'idea di una squadra completamente votata all'attacco, ma in questo Toro è davvero così? I granata hanno segnato finora 15 reti: peggio sono riusciti a fare solo Pescara (10), Siena, Palermo e Cagliari (14). Il modulo che usa Ventura per funzionare necessita di due ali veloci, instancabili ed abili tecnicamente. Santana e Cerci certamente sono due ottimi giocatori, ed infatti quando sono in giornata (vedi la partita contro la Fiorentina) risultano i migliori in campo. Il problema dei due è la discontinuità, non solo da una partita all'altra, ma anche nell'arco dei singoli 90 minuti: quante volte entrambi alternano giocate geniali a irritianti momenti di nulla? Questo fatto purtroppo in serie A si paga. Inoltre quando gli esterni offensivi vanno in difficoltà chi ne risente di più è il centrocampo, che ovviamente finisce per trovarsi in netta inferiorità numerica di fronte alle ripartenze avversarie.

"Matteo Senatore

"(foto Dreosti)