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"Si avvicina il derby della Mole tra Torino e Juventus e grande curiosità destano le possibili scelte di formazione che Walter Mazzarri adotterà in vista della stracittadina. Il tecnico, da quando siede sulla panchina del Torino, ha una gestione che si contraddistingue al momento per la grande versatilità e intercambiabilità dei moduli tattici. Il modulo base è il 4-3-3, ma in un'occasione - a Genova contro la Sampdoria - il tecnico ha scelto un 4-3-2-1, modulo ad albero di Natale, in considerazione delle qualità dell'avversario che andava ad affrontare. In altre due occasioni (Sassuolo e Udinese), il tecnico ha puntato sul 3-5-2, a partita in corso. Sempre nella partita contro l'Udinese, per un frammento di match è stato messo in pratica addirittura un quarto modulo, il 3-4-1-2, con Falque trequartista. Quale sarà, dunque, il modulo giusto per affrontare la Juventus?
4-3-3 - Lo schema di gioco fin qui sempre adottato dall'inizio nelle tre gare giocate al "Grande Torino" è stato il 4-3-3, con la cerniera di centrocampo composta da Obi, Rincon e Baselli. Qualora fosse questo il modulo iniziale, il tridente offensivo sarebbe composto da Falque, Belotti e Niang. Sarebbe una scelta senza dubbio coraggiosa da parte del tecnico toscano, volta a far capire alla Juventus che il Torino non rinuncia a priori all'idea di fare la partita.
3-5-2 - Il modulo che è sempre stato il marchio di fabbrica mazzarriano, sino ad oggi, è stato utilizzato come soluzione a gara in corso, nei momenti in cui c'era da serrare le fila: è successo a Reggio Emilia, contro un Sassuolo che premeva per vincere la partita, e fruttò il mantenimento dell'1-1; è successo anche in casa contro l'Udinese, dopo la segnatura del 2-0, per impedire definitivamente ai friulani di riaprire la partita. Il fatto che ci siano presenti in rosa diversi attaccanti importanti sta consigliando a Mazzarri di non ricorrere ancora a questo modulo in pianta stabile; al momento però il 3-5-2 è un "porto sicuro" al quale Mazzarri approda nei momenti in cui vuole massima cautela. E dunque un suo impiego dal primo minuto, contro la Juventus, non è da escludere.
4-3-2-1 - In casa della Sampdoria a Genova, contro un avversario temibile, con una posizione migliore in classifica e reduce da una vittoria a Roma, Mazzarri studiò un modulo ad hoc. Tre mastini a centrocampo (Acquah, Rincon e Obi) e due trequartisti, Baselli e Falque, aventi compiti differenti; il primo doveva andare a schermare Torreira, regista basso e fulcro del gioco di Giampaolo, il secondo doveva regolarmente allargare il gioco sulla destra per puntare sull'uno contro uno. La Juventus ha un costruttore di gioco come concetto simile a Torreira ma di qualità ancora maggiore, cioè Pjanic. Dunque la soluzione non è da escludere. Ci sono quattro giorni di tempo per preparare la partita: a Walter Mazzarri la scelta, il derby è una grande occasione e ci vorrà il vestito buono.
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