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Ci siamo, manca ormai pochissimo al fischio d'inizio della partita del Toro contro lo Zenit. Un impegno certamente molto complicato per la compagine granata, reduce da 3 sconfitte consecutive tra campionato ed Europa League. DA COSA RIPARTIRE - Come il calcio insegna, però, non è mai saggio arrendersi troppo presto. Certo, vincere con 3 gol di scarto non sarà un compito semplice, ma è altrettanto vero che nei primi 27 minuti della sfida d'andata, quelli precedenti all'espulsione di Benassi, si è visto un Toro sul pezzo, attento in difesa, ordinato in mezzo al campo e discretamente propositivo dalla trequarti in su. DARE IL MASSIMO - I primi minuti dell'incontro di stasera, match nel quale i granata avranno la possibilità di giocare finalmente in 11 contro 11, ci diranno se sarà effettivamente possibile centrare l'impresa. La sensazione a poche ore dall'inizio del confronto è che gli uomini di Ventura possiedano le potenzialità per mettere in difficoltà lo Zenit, ma in questi casi parlare di mere potenzialità probabilmente non basta più. Stasera servirà qualcosa di più, servirà una gara perfetta, una prestazione che ricordi le eroiche imprese del Toro di Mondonico nella Coppa Uefa 1992, imprese in parte già emulate in occasione della trasferta del San Mames. PARTITA CHE PUO' CAMBIARE LE SORTI DI UNA STAGIONE INTERA - Insomma, si prospetta una partita intensa e molto dispendiosa da un punto di vista energetico, un impegno a cui i granata, alla luce del massiccio turn over di lunedì contro la Lazio, si preparano da una settimana ormai. Nelle ultime settimane la testa è andata all'EuropaLeague a discapito degli impegni in campionato? Probabilmente sì e in un certo senso è anche comprensibile. D'altronde, la classifica nel torneo nazionale è abbastanza tranquilla e, salvo sorprese, è veramente difficile che Glik e compagni riescano a raggiungere il sesto posto (l'ultimo disponibile per partecipare alla prossima Europa League). Per tali ragioni, stasera il pensiero non può che essere uno: vincere per continuare a cullare il sogno europeo. A partire da domani mattina, sarà poi tempo di fare le dovute considerazioni sul proseguo della stagione. Ora, però, c'è un altro appuntamento con la storia.
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