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Toro, è l’ora di svoltare a sinistra

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Uscire imbattuti dall’Is Arenas di Quartu Sant’Elena significherebbe aumentare ancor più quella consapevolezza di squadra che guarda il traguardo della salvezza sempre più vicino. Questo vuol dire aumentare sempre...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Uscire imbattuti dall’Is Arenas di Quartu Sant’Elena significherebbe aumentare ancor più quella consapevolezza di squadra che guarda il traguardo della salvezza sempre più vicino. Questo vuol dire aumentare sempre più quella sicurezza nelle giocate, anche le più difficili, che potrebbero far lievitare in alto i granata in classifica.L’obiettivo di svoltare a sinistra è vicinissimo. Il Parma ad un solo punto di distanza, in realtà sarebbero a pari punteggio senza la penalizzazione regalata da Pellicori, affronterà il Catania e non è detto che riesca a vincere. Ecco perché, contro la squadra allenata da Pulga, il Torino più che mai deve cercare i tre punti e non accontentarsi del pareggio. Vincere significherebbe svoltare definitivamente a sinistra. Se poi pensiamo che l’Udinese affronterà il Napoli voglioso di rifarsi la faccia dopo gli ultimi risultati non certo positivi allora la possibile vittoria granata con una sconfitta friulana porterebbe a soli due punti il distacco da Di Natale e compagni.Sono possibilità e concatenamenti di risultati che in questo momento particolare del campionato devono essere perseguiti e non tralasciati. Ventura ha dimostrato che la sua squadra sa giocare al calcio e sa ottenere i risultati, per cui nulla può essere precluso visto lo stato di forma complessivo dei ragazzi.Con Cerci “il Magnifico” che mette, grazie alla sue progressioni strepitose, in seria difficoltà la linea difensiva avversaria portandosi dietro due o tre avversari, a raddoppiarlo se non a triplicarlo, gli spazi per gli inserimenti di Barreto e Bianchi aumentano e di conseguenza la possibilità di andare in gol. In attesa di Santana, ancora alle prese con l’infortunio, il posto da titolare dovrebbero giocarselo uno tra Birsa e Stevanovic. Alen è un talento naturale e le sue doti le ha fatte vedere solo a tratti, ma è un potenziale da recuperare viste le capacità tecniche di cui dispone. Rientrato, dopo lunga assenza (non giocava dal derby) con l’Atalanta seppur non disputando una grande partita ha fatto vedere in campo la sua voglia di ritrovarsi e fare bene. Due sue accelerate e qualche contrasto vinto a centrocampo la scorsa settimana sono l’indicazione che sul ragazzo si deve insistere sebbene la fascia sinistra non sia propriamente la sua preferita.La difesa granata, la terza migliore del campionato, sarà comunque attesa da una giornata impegnativa dove dovrà essere molto attenta e concentrata visto che il Cagliari in avanti ha giocatori per nulla statici ma che fanno molto movimento. Ibarbo, Sau e Cossu sono clienti difficili per tutti: le progressioni di un super atleta come il colombiano messe insieme a due “piccoletti sguscianti” bravi a farsi trovare sempre pronti, opportunisti in area quanto rapidi nel breve e con importanti qualità nel tiro di precisione, sono da allarme continuo. Non si dovranno concedere loro spazi aperti.Da questo punto di vista l’ipotesi di schierare un centrocampo di fatto a tre con Vives , finto esterno, insieme a Brighi e Gazzi, assicurerebbe maggior copertura a centrocampo e regalerebbe meno opportunità di vedere praterie aperte per i tre attaccanti rossoblù. Ma, negli ultimi tempi, al di là degli avversari incontrati mister Ventura ha sempre schierato due vere ali in supporto delle due punte. D'altronde, più si incide in avanti e si tiene impegnati gli avversari e meno gli uomini di Pulga avranno modo di giocare se non appunto in contropiede. Il nodo è questo: occhio al contropiede cagliaritano. Se si da modo di fare la partita al Cagliari, con i centrocampisti che dispone a cominciare dall’eterno Conti per arrivare al tanto uomo mercato Nainggolan e al sempre più continuo Ekdal, il Toro rischierebbe di perdere il controllo della gara.Il Torino dovrà fare lui la partita e non aspettare troppo il Cagliari: in ballo c’è quella svolta a sinistra che tanto piace ai tifosi granata.Gino Strippoli(foto M.Dreosti)