- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
LA SPEZIA, ITALY - NOVEMBER 06: Emmanuel Gyasi of Spezia Calcio battles for the ball with Temitayo Ania of Torino FC during the Serie A match between Spezia Calcio v Torino FC at Stadio Alberto Picco on November 6, 2021 in La Spezia, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Cosa attendersi tatticamente da Torino-Spezia nell'anticipo del sabato pomeriggio dell'Olimpico-Grande Torino? In primo luogo l'analisi parte da un dato interessante offerto dagli insights di giornata della Lega Serie A. Di fronte ci saranno due squadre agli antipodi di una speciale graduatoria. Da una parte infatti lo Spezia è la squadra che ha subito più tiri totali nel campionato in corso (562), dall'altra il Torino ha incassato solamente 97 conclusioni nello specchio della porta finora, meno di qualsiasi altra formazione nel torneo in corso. Ciò si traduce in un rendimento difensivo differente per le compagini di Ivan Juric e Thiago Motta, ex compagni di squadra al tempo del Genoa. Il Torino ha incassato 31 gol, meno di uno in media a partita, mentre lo Spezia ne ha presi 57, ovvero poco meno di due in media a gara.
DIFESA - In altri termini lo Spezia lo si può considerare vulnerabile, mentre il Torino ha dimostrato di essere squadra difficilmente perforabile e molto spesso i gol incassati sono nati da errori dei singoli piuttosto che da disattenzioni di reparto. Se la differenza in chiave difensiva è abbastanza evidente tra i piemontesi e i liguri, invece molto meno marcata è la diversità di rendimento dei due reparti offensivi. Il Torino ha segnato soltanto 3 gol in più rispetto allo Spezia, sebbene i granata abbiano ancora da disputare il match con l'Atalanta e viaggiano al momento con una partita in meno. E anche i tiri nello specchio della porta effettuati dai granata non sono sensibilmente superiori a quelli dello Spezia (131 contro 118). Tutto questo si traduce nella seguente riflessione: Juric fa della difesa il miglior attacco e la sua aggressione alta in questa stagione ha portato a ottimi risultati in termini di tenuta difensiva e in termini di equilibrio della squadra, ma dal punto di vista offensivo troppo spesso è mancato l'ultimo passaggio o la capacità nel liberare l'uomo al tiro. Dall'altra parte ci sarà uno Spezia che di sicuro non crea molto di più: si tratta di una squadra tignosa e solida che, come ha detto Juric nel prepartita, "gioca molto per il risultato", nel senso che sa sfruttare le occasioni che gli capitano per poi badare al sodo quando si deve difendere un vantaggio senza avere fronzoli nell'abbassarsi molto a difesa della propria area difendendosi con tanti uomini dietro la linea della palla.
CORSIE LATERALI - Una diversità, relativa al modo di procedere in avanti di Torino e Spezia, riguarda lo sfruttamento delle corsie esterne. I liguri le utilizzano pochissimo, tanto che hanno il terzultimo numero di cross effettuati in questa Serie A e occupano l'ultimo posto della classifica dei gol di testa (appena due). Il Torino, invece, spicca in entrambi gli aspetti. Nel massimo campionato la squadra di Juric è quarta per numero di traversoni (206 utili contro i 146 dello Spezia) ed è sempre quarta per numero di gol di testa, al pari del Napoli e dell'Hellas Verona (nove). Lo Spezia, perciò, ama sfondare più centralmente e palla a terra, mentre il Torino ha saputo essere ficcante sugli esterni, sebbene Juric rilevi ancora una carenza di qualità sulle fasce laterali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA