toro

Toro, è una questione di mentalità

Toro, è una questione di mentalità - immagine 1
Ancora una volta il Toro torna a casa con in mano meno di quello che ha seminato. Anche da Livorno i granata avevano tutte le carte in regola per portare a casa una vittoria e invece si sono dovuti accontentare di un pareggio, per giunta strappato...
Emanuele Olivetti

Ancora una volta il Toro torna a casa con in mano meno di quello che ha seminato. Anche da Livorno i granata avevano tutte le carte in regola per portare a casa una vittoria e invece si sono dovuti accontentare di un pareggio, per giunta strappato in extremis. E’ una questione di mentalità, che comincia a pesare nettamente sui punti in classifica.   TROPPE RIMONTE – Troppe volte la squadra di Ventura si è fatta rimontare. Ieri sera il ribaltone ai ragazzi di Nicola era riuscito completamente, per fortuna che almeno il pareggio è stato riacciuffato, perché altrimenti il contraccolpo psicologico sarebbe stato ancora più importante. Troppe volte insomma il Toro ha avuto la partita in mano, ma se l’è vista con troppa facilità scivolare via dalle dita. Bastava forse solo un po’ più di testa per vedere a oggi se non tutta un’altra classifica, sicuramente un Toro messo meglio di come veleggi oggi con undici punti.   OCCHI DI TIGRE – Quella di Ventura sembra ancora una creatura non del tutto compiuta. Lascia infatti intravedere delle buone potenzialità, che però puntualmente non riesce a sfruttare fino in fondo. Partite come quella di ieri sera, come anche quella contro il Milan, sono almeno la dimostrazione di una mancanza di mentalità vincente. Perché una volta sopra di due gol dopo così poco, è assurdo trovarsi poi a dover addirittura lottare fino all’ultimo per strappare anche solo un punticino. Mancano gli occhi di tigre. O meglio, ad un certo punto svaniscono. E’ come se, una volta andati in vantaggio, i Ventura’s boys si rilassassero, cadendo costantemente nell’errore di farlo decisamente troppo.   CAMBIO DI ROTTA – E’ quindi necessario un cambio di rotta prima di tutto sotto l’aspetto mentale, prima ancora di andare a vedere gli errori che hanno poi fattivamente portato a perdere così tanti punti per strada. Perché il problema è proprio quello: alla lunga i punti persi per le rimonte subite potrebbero diventare pesanti, pesantissimi. E finire ancora a lottare fino all’ultimo per strappare la salvezza, quando si avrebbero in tasca i punti anche per aprirsi altre prospettive, sarebbe veramente delittuoso.