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Toro, 90′ di Djidji: nell’ultima al Nantes qualità e qualche errore

Nikhil Jha
Nuovo arrivo / Conosciamo meglio il nuovo centrale in forza a Mazzarri: quale scelta migliore di analizzare l'ultima partita in Ligue 1, contro il Monaco?

La prossima contro il Torino non sarà la prima partita ufficiale stagionale per Koffi Djidji, nuovo rinforzo per la difesa di Mazzarri - con il giovane Bonifazi che va a fare esperienza alla SPAL. Il franco-ivoriano, infatti, è sceso in campo meno di una settimana fa con la maglia del Nantes nell'esordio casalingo in campionato contro il Monaco, perso 3-1. Un risultato di cui il neo acquisto granata è stato protagonista, e non sempre in positivo. Ma per conoscere meglio punti di forza e aspetti su cui lavorare, andiamo ad analizzare la sua prestazione, contro una delle favorite nella corsa al secondo posto alle spalle del fortissimo Paris Saint-Germain.

Premessa doverosa: il sistema in cui Djidji - che tanto bene aveva fatto l'anno scorso con Claudio Ranieri allenatore - andrà ad integrarsi a Torino è molto diverso da quello in cui si è dovuto calare con l'arrivo del nuovo allenatore Miguel Cardoso. Difesa a 4 altissima a ridosso del centrocampo il credo del portoghese, una condizione che espone i propri difensori a dover muoversi con tanti metri di campo alle spalle. E nella prima di campionato non potevano mancare i problemi.

Eppure Djidji è partito bene, parallelamente ad un Nantes che ha preso il controllo del match contro i vicecampioni di Francia. Cambi di campo e possesso basso, di cui il centrale è uno dei perni principali. I motivi sono chiari da subito: il classe '92 non ha timori a giocare il pallone, spendendosi in numerose aperture volte ad allargare la difesa avversaria (che presentava titolari due ex granata, Kamil Glik e il fresco acquisto Antonio Barreca).

Il lancio in immagine, al 12', è un saggio delle sue qualità: campo aperto, testa alta e susseguente sventagliata di 40 metri sulla sinistra. Un pallone che finisce diritto sul petto del compagno.

Ma anche dietro la prestazione di Djidji è incoraggiante: un Monaco giovane ma pieno di qualità (che schiera Jovetic attaccante centrale del 4-2-3-1) non riesce quasi mai a creare pericoli. E il centrale - leader della linea difensiva, sempre attento a dettare distanze e altezza del fuorigioco - è decisivo in più di un'occasione, sapendo tamponare in uno contro uno le falle di un sistema di gioco al limite dello spregiudicato.

Lo fa, ad esempio, al 27' su Diop, portandolo dal vertice al fondo dell'area di rigore, chiudendogli poi ogni spiraglio per mettere dentro palloni interessanti. Il primo tempo corre via così e il Nantes (nonostante qualche buco di troppo) è padrone della partita, ma non la sblocca.

Una mancanza che nel secondo tempo si fa sentire, eccome: la tensione di giocare con 30 metri di spalle si sente, e la linea difensiva - Djidji  con lei - inizia a collassare. Il Monaco, così, passa: sul cross di Jovetic dalla destra, l'intervento del neo-granata è tutt'altro che perfetto, nonostante il buon posizionamento iniziale.

Invece che in calcio d'angolo, la palla viene deviata e arriva alla perfezione sulla testa di Rony Lopes, che marca il vantaggio della squadra del Principato.

Il gol taglia le gambe ai canarini, la lucidità viene a mancare e Djidji sbaglia ancora: sul lungo rilancio di Glik il suo rinvio sulla testa di Falcao è corto, e permette al Tigre di lanciare in porta Jovetic, per il 2-0.

È l'ultimo highlight della partita del nuovo difensore granata, in un match che si concluderà 3-1. Certamente la struttura tattica della squadra non restituisce l'immagine di cosa Koffi Djidji potrà dare al Torino: giocare con una difesa a 4 alta è completamente diverso dall'inserirsi in una difesa a 3 meno spregiudicata - com'è quella dipinta da Mazzarri - che pone meno pressione sulla retroguardia. Le qualità in fase di possesso aggiungono un'altra fonte di gioco ad una squadra già ampiamente fornita in tal senso (Nkoulou, Izzo, Bremer), mentre le capacità fisiche non poderose vengono compensate da esplosività e senso della posizione. Se saprà limitare i passaggi a vuoto visti contro il Monaco, allora Djidji potrà rappresentare un innesto di qualità nella rosa del Torino, in vista della Serie A che è ormai ad un passo.