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Toro, ecco il momento della verità

Stefano Rosso

Il calendario del Torino di Ventura sta per entrare nel vivo: dopo un paio di gare non propriamente 'di cartello', necessarie però per i Granata per ingranare nuovamente la marcia e ripartire alla velocità di inizio stagione,...

Il calendario del Torino di Ventura sta per entrare nel vivo: dopo un paio di gare non propriamente 'di cartello', necessarie però per i Granata per ingranare nuovamente la marcia e ripartire alla velocità di inizio stagione, l'importanza delle partite sta aumentando e tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo sarà anche la forza ed il blasone delle avversarie a farlo.

Oltre alla sfida contro il Brescia, che verrà probabilmente recuperata proprio a fine mese, il Torino avrà soltanto più sabato per fare le prove generali: la sfida interna contro la Nocerina infatti sarà soltanto il preambolo per quello che sarebbe dovuto essere il big match della stagione, ovvero la gara contro la Sampdoria in programma all'Olimpico tra due settimane.

La formazione ligure si è rinforzata molto durante la finestra invernale del calciomercato e la cura-Iachini, seppur con qualche mese di ritardo, sembra stia iniziando a dare i propri frutti: il successo di misura ottenuto a Grosseto se dal punto di vista della prestazione della compagina blucerchiata può far sorridere i Granata, da quello del morale è da tenere strettamente d'occhio come campanellino d'allarme.

Superata la gara contro la Samp arriverà la volta proprio del Grosseto: lo 'Zecchini' è uno stadio tradizionalmente favorevole al Torino, ma la compagine del presidente Camilli - che a mercato chiuso ha richiamato Ugolotti in panchina in luogo di Viviani - è un'avversaria da prendere con le molle perchè, seppur non attrezzata per ambire a posizioni d'alta classifica (leggasi "zona playoff" per la serie B) è dotata di individualità importanti che, se sottovalutate, potrebbero giocare brutti scherzi.

Neanche il tempo di allentare la pressione e, sarà il 12 marzo, il posticipo dell'Olimpico del lunedì sera vedrà il Verona in azione nel capoluogo piemontese: la formazione di Mandorlini ha ormai interrotto da un paio di settimane il filotto di risultati positivi che ne aveva contraddistinto più di metà delle partite del girone d'andata - propria a partire, guarda caso, dalla sconfitta contro i Granata - ma la terza piazza in classifica occupata, con una gara in più all'attivo, a sole due lunghezze dal Torino non può spingere di certo i Granata a prendere sottogamba l'impegno.

Bisognerà aspettare la fine di marzo - dopo la trasferta a Castellamare di Stabia - prima che, almeno sulla carta, il Torino possa allentare corda e pressione con le sfide contro Gubbio (la squadra che inflisse la prima sconfitta in campionato alla truppa di Ventura) ed Empoli: in quel periodo, però, sarà primavera inoltrata e, in base all'andamento della cadetteria, non è da escludere che capitan Bianchi&compagni non possano già aver messo abbastanza fieno in cascina da poter veramente concedersi un attimo di meritato riposo.

(foto M.Dreosti)