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Toro, ecco la Samp che ti aspetta

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Se già nella passata stagione è stato un testa a testa, anche quest’anno con la Sampdoria si prospetta una lotta serrata per guadagnarsi un posto al sole della zona tranquilla. I blucerchiati si affidano ancora a Delio Rossi in panchina e si...
Redazione Toro News

Se già nella passata stagione è stato un testa a testa, anche quest’anno con la Sampdoria si prospetta una lotta serrata per guadagnarsi un posto al sole della zona tranquilla. I blucerchiati si affidano ancora a Delio Rossi in panchina e si presentano con una rosa diversa, ma non rivoluzionata rispetto alla passata stagione. Qualcuno è partito, qualcuno è arrivato, ma l’ossatura è rimasta quella dell’anno scorso.   PARTENZE ECCELLENTI – Certo due pezzi da novanta Delio Rossi li ha persi. Poli e Romero infatti hanno fatto le valigie, uno in direzione Milan ad inizio mercato, l’altro poco prima dell’inizio del campionato è stato catapultato da Raiola nel nuovo Eden del Monaco alla corte di Ranieri. La porta è ancora un rebus, anche se l’intenzione della società di confermare Da Costa titolare è stata rafforzata dalla buona prestazione del portiere brasiliano contro la Juventus. Probabile che a questo punto arrivi solo un ‘secondo’ esperto. A centrocampo i rinforzi sono fatti in casa, con il ritorno alla casa madre di Mirko Eramo (classe ’89) ad occupare la casella lasciata vuota da Poli, di cui era compagno di squadra in quella Primavera che vinse tutto. L’ex Crotone fino ad oggi è il prescelto ad affiancare in mediana Obiang (’92) e Krsticic (’89), ormai il regista designato dei blucerchiati, investito in questa stagione del peso della maglia numero 10.   DIFESA COLLAUDATA – Dietro tutto invariato, perché Delio Rossi parte dagli stessi tre centrali della scorsa stagione. Con la sua invenzione Palombo in mezzo, capitan Gastaldello sulla destra e Costa sulla sinistra. Da questa parte l’unica novità, perché a sgroppare sulla fascia mancina del 3-5-2 rossiano c’è Vasco Regini (’91), anche lui tornato a casa dopo l’esperienza empolese. Sull’altra corsia continua a sgroppare Lorenzo De Silvestri, completamente rinato sotto le cure del suo padre calcistico. Le alternative per il pacchetto arretrato sono soprattutto Mustafi (’92) e Salamon (’91 arrivato dal Milan).   TUTTO SU MANOLO – Anche in avanti si è deciso di puntare tutto su un giovane: Manolo Gabbiadini. Arrivato in comproprietà con la Juve nell’operazione che ha portato Zaza, classe ’91 proprio come Gabbiadini, al Sassuolo ma con proprietà Juve. Una volta deciso di non riscattare Maxi Lopez, la dirigenza blucerchiata ha investito forte sulla punta ex Bologna e Atalanta. Dal suo rendimento dipenderà molto delle sorti blucerchiate. Ad affiancare il bomber dell’Under 21 ci sono ancora Eder e l’ex granata Sansone, con Pozzi, tornato dal prestito al Siena, pronto a subentrare. Una squadra giovane dalla testa ai piedi, che lotterà per restare in Serie A, con lo spirito sbarazzino che è tipico proprio della giovane età.   Emanuele Olivetti (foto Dreosti)