- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
gazzanet
"Minuto 15 di Torino-Genoa. Niang prende palla sulla destra, si gira e calcia lontano dalla porta di Perin, ma il pubblico applaude convinto. E' il primo segnale d'incoraggiamento da parte del tifo granata verso un giocatore che aveva sempre deluso le attese, ma che ieri - per la prima volta - ha fatto vedere, seppur ancora a sprazzi, di che pasta è fatto. E' mancato il gol, è vero, ma la prestazione di Niang contro i rossoblù è stata di gran lunga la migliore della sua esperienza in granata, e questa non può che essere una lieta nuova per Mihajlovic per l'immediato futuro.
"Da primapunta, Niang ha fatto vedere alcuni buoni spunti. Al bel tiro al quarto d'ora ha fatto da eco la grande giocata di qualche minuto dopo sulla sinistra, e i due tiri nel secondo tempo che solamente Izzo sulla linea e un grandissimo Perin han fatto sì che non si tramutassero in gol. Nell'ennesimo pareggio anonimo di un Toro che non sa più vincere in casa (solo due vittorie in questo girone di andata per i granata al Grande Torino), il migliore in campo è stato il giocatore più atteso e più (giustamente) criticato di questa prima metà di campionato.
"Questo può e deve essere un punto di partenza importante per l'attaccante con l'undici sulla maglia. La vittoria poteva e doveva arrivare, contro un avversario più che abbordabile e che non ha fatto altro che difendersi strenuamente, ma in mancanza dei tre punti, il Toro può consolarsi con un'altra nota positiva: Niang finalmente pare aver trovato motivazioni e dimensione, e al di là del più che giustificato scoramento finale del pubblico per un'altra occasione buttata al vento, anche i tifosi hanno notato un cambio di passo del franco-senegalese. Un cambio di passo a cui adesso occorre dare continuità, per non fare - anche in questo caso - l'ormai proverbiale "passo del gambero". Di certo, si è visto che Niang ha le caratteristiche fisiche e tecniche per poter fare il vice-Belotti, magari non in pianta stabile, ma all'occorrenza. Un fattore che potrebbe incidere anche in vista del mercato di gennaio e sarà preso in considerazione nel momento in cui si deciderà se andare o no sul mercato alla ricerca di un attaccante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA