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Toro frullato e asfaltato

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di Gino StrippoliChe dire?  Che al cuor non si comanda ed infatti il sottoscritto ha rinunciato a vedersi uno dei suoi miti musicali, Roger Daltrey, cantante degli Who, che si esibiva al Teatro Colosseo nella rock opera “Tommy”...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

di Gino Strippoli

Che dire?  Che al cuor non si comanda ed infatti il sottoscritto ha rinunciato a vedersi uno dei suoi miti musicali, Roger Daltrey, cantante degli Who, che si esibiva al Teatro Colosseo nella rock opera “Tommy” per andare a seguire e commentare, nonostante fosse coperto dal servizio da un collega, il “suo” Toro.  Troppo importante la partita, tanto da far venire all’Olimpico di Torino oltre 22 mila tifosi. Già, ma lo spettacolo l’ho perso al Colosseo per vedermi un Toro scornato, un Torino mai sceso in campo. Toro sovrastato tatticamente e tecnicamente, poi lo strapotere fisico veronese ha fatto il resto.

Sin dai primissimi minuti si è capito che qualcosa non andava. Il Verona era pressante su ogni palla e i granata non riuscivano ad impostare un’azione di gioco. Nessun giocatore del Toro si è mai mosso senza palla, tutti fermi e quindi facilmente marcati dai centrocampisti e difensori scaligeri.  Inutile citare la cronaca della partita, il Toro questa partita non l’ha proprio giocata. Tutti i duelli persi! Il Verona  ha dominato nettamente la partita ed il Toro è stato preso dal vortice delle pale avversarie venendo inesorabilmente tritato per non dire frullato e asfaltato. E’ come se all’Olimpico un ‘asfaltatrice sia passata sulla squadra di Ventura e sul Mister. Già perché questa partita l’hanno persa  tutti: giocatori e allenatore. D'altronde le parole di Ventura dopo la partita sono state inequivocabili: “date  in pagella  uno zero al sottoscritto e ai giocatori quattro e mezzo! Un modo per difendere i propri giocatori come deve fare un padre con i suoi figli quando commettono degli errori. Parole dettate dall’amarezza della sconfitta ma anche dall’onestà  di una persona che non si nasconde dietro gli errori. Il Verona ha mollato quattro schiaffoni a Bianchi e company ma forse è stato un bene  ( è lo ha detto anche Ventura) aver perso cosi che non in maniera risicata.

Questa sconfitta cosi vergognosa, che ha intaccato l’onore del campo granata, può dare la possibilità a Ventura e ai ragazzi di riflessioni che potranno servire per l’immediato futuro. E’ una partita persa,  non è stato perso il campionato! Bisogna  adesso ricominciare di qui. La squadra allenata da Mandolini è stata straordinaria (almeno abbiamo perso contro un ragazzo del “Fila”, magra consolazione) e al Toro è mancato proprio  tutto. Non si possono accampare attenuanti se anche Angelino Ogbonna si è messo a compiere errori grossolani come ad esempio la rimessa con le mani regalata  ai veronesi. Ma è solo uno dei tanti esempi che si possono citare per tutti i giocatori granata. Iori e Vives sono stati inguardabili hanno sbagliato più passaggi in questa partita che in tutte le partite di questo campionato sin qui svolte.  Darnian ha sempre perso il suo duello con Lepillier  dando poi vita al secondo gol. Già il secondo gol! Una gaffe in uscita di Benussi che regala palla a Ferrari con la complicità di Ogbonna troppo poco reattivo nella marcatura. Ma qui potremmo  dilungarci nella sagra degli errori e degli orrori di questa partita da parte granata. Dopo la seconda rete subita ci si aspettava una reazione del Toro invece il Toro ha perso la testa, nel senso che ha continuato a giocare nella più totale amnesia di ogni reparto mentre il Verona  ha dato lezioni di calcio con scambi perfetti,  con gli uno – due più elementari ma precisi, sempre in avanti, con gioco veloce e arrembante.  E dire che una vera occasione il Toro l’ha avuta  al 27’ sullo 0-1 per pareggiare quando Antenucci ben servito da un compagno ha cercato un pallonetto rivelatori rugbistico al posto di tirare, come insegnano nelle scuole di calcio, forte e teso! Che spreco! Ma perché non si cercano mai le cose più facili e elementari! Che dire di Bianchi? Un colpo di testa a lato e  mai un palla controllata bene per far salire i compagni , davvero troppo poco. Tra i giocatori nel primo tempo si è un pochetto , ma solo un pochetto distinto Stevanovic per qualche sua tentata scorribanda sulla sua corsia ma comunque poco efficace. 

Direi che c’è ne già molto da riflettere su questa partita sia per i giocatori che per Ventura che di colpo hanno perso l’imbattibilità in casa  e anche la miglior difesa del campionato. In casa quattro gol non li subivamo da tempo immemorabile.. dalla seria A con la Fiorentina. Oggi dopo i quattro gol è il Sassuolo la retroguardia di ferro. Adesso si deve voltare pagina. Una pagina quella di ieri troppo brutta per essere vera! Non è stato vero Toro. Il pronto riscatto deve avvenire già sabato sul campo infuocato di Castellamare  di Stabia  contro la “Juve “! Bisogna vincere per i tifosi. Ieri il Toro ha perso ed è stato inguardabile! E’ stata una disfatta ma la squadra a fine partita è uscita tra gli applausi “ di incoraggiamento” della Maratona e di tutto lo stadio. I tifosi sono stati esemplari. Anche dopo una batosta del genere  si sono dimostrati vicini alla squadra, ai giocatori e all’allenatore. Adesso tocca ai giocatori vincere sul campo per i 22 mila che la loro partita l’hanno vinta!