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Sono tanti gli aspetti che accomunano Marco Giampaolo e Fabio Liverani. Due allenatori che oggi si affronteranno per la prima volta in carriera e che stanno facendo i conti con due situazioni molto simili.
LE ANALOGIE - Diversi i punti di contatto tra i due tecnici, a partire dal modulo prediletto, il 4-3-1-2. Da un punto di vista tattico Giampaolo e Liverani hanno infatti idee molto chiare e condivise: il risultato va cercato attraverso il bel gioco. E non è un caso che l'allenatore del Parma, nel presentare la gara di oggi, abbia speso belle parole nei confronti del collega: "Giampaolo dà un'identità alle squadre. Ha idee e lavora, da parte mia ci sono grande ammirazione e rispetto". Eppure entrambi, complici dei mercati incompleti delle rispettive società, hanno dovuto spesso rinunciare al modulo preferito ed alle proprie idee per ricorrere al 3-5-2 o altre soluzioni più adatte alla rosa a disposizione.
BESTIA NERA - Dalla sua Liverani ha un bilancio molto positivo contro il Toro, sconfitto in due precedenti su due lo scorso anno con il Lecce. E proprio le due sfide contro i salentini, che hanno fatto del tecnico romano una bestia nera dei granata, hanno marchiato profondamente la stagione del Toro. A settembre la sconfitta a Torino segnò l'inizio delle prime difficoltà in campionato, il 4-0 del "Via del Mare" certificò invece la crisi profonda e portò alla separazione con Mazzarri. Due snodi importanti di una crisi da cui i granata sono sono ancora riusciti a tirarsi fuori completamente, come spiegato dallo stesso Giampaolo che più volte ha fatto riferimento alla "melma" nella testa dei giocatori. Scorie che il tecnico granata proverà a togliere già da oggi, cercando una vittoria alla prima assoluta contro Liverani.
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