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Il Tnas, per ora, non si esprime e al portiere belga non resta che attendere. I giudici/arbitri non hanno ancora raggiunto un verdetto unanime, ma nel frattempo c'è un giocatore, un uomo, che aspetta invano.
Sembrava tutto pronto: il 15 Novembre la sentenza definitiva. Poi lo slittamento, con la conseguente fuga di notizie: riduzione drastica della pena, per arrivare a soli 6 mesi di squalifica. E un ritorno al 'calciogiocato' già a gennaio. Invece, nulla. Ancora oggi nessuna traccia scritta, riguardante una qualsivoglia decisione. Sarà perché, in fin dei conti, non c'è uno straccio di prova certa, volta a condannare il portiere?
Dopo le due udienze di metà novembre, ancora niente. Evidentemente i giudici/arbitri vogliono prendersi tutto il tempo a disposizione per emettere il proprio verdetto.
Divisi loro: poiché non vi sono prove concrete, ma allo stesso tempo diversi pentiti hanno puntato il dito diritto verso il 'Gatto di Liegi'.
Compatti noi: Gillet non ha tradito per 30 denari.
L'attesa è sempre più lunga. E più passa il tempo, più nella mente inizia a risplendere un dubbio malsano: qualcuno (senza fare nomi) per caso teme che l'eventuale prosciogliendo di Gillet faccia crollare l'intera impalcatura di questo (pre)costruito filone d'inchiesta?
Il Tnas, per ora, non si esprime e al portiere belga non resta che attendere...
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