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A salvezza ormai acquisita, a tenere banco in casa Toro è soprattutto la questione allenatore. Al momento il grande favorito per la panchina granata sarebbe Marco Giampaolo, ma anche Moreno Longo continua a sperare in una conferma. "Se fossi Cairo investirei su di me per il futuro, ma siccome sono Moreno Longo non sono nella testa del presidente" ha infatti dichiarato il tecnico al termine della partita con la Roma.
FATTORE TEMPO - Al momento una conferma di Longo non appare di certo come la scelta più probabile, ma non mancano gli elementi che potrebbero giocare in suo favore. Prima di tutto il tempo: la preparazione della nuova stagione inizierà verosimilmente tra una ventina di giorni, non ci saranno le tradizionali vacanze estive. Un eventuale nuovo allenatore avrebbe di conseguenza pochissimo tempo per ambientarsi e valutare in prima persona la rosa. Problemi che non si presenterebbero in caso di una conferma di Longo, che ha avuto alcuni mesi per lavorare con la squadra.
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OBIETTIVI RAGGIUNTI - Quando ha avuto modo di lavorare da inizio campionato con una rosa adeguata, Longo ha sempre raggiunto gli obiettivi prefissati. Dopo gli ottimi risultati con le giovanili granata, il tecnico ha saputo portare alla salvezza la Pro Vercelli in Serie B alla prima esperienza tra i professionisti, guadagnandosi la chiamata del Frosinone. Proprio con il club laziale Longo ha centrato la promozione in Serie A, campionato affrontato l'anno successivo con una rosa non adeguata al mantenimento della categoria. Quindi a febbraio la chiamata del Toro, dove il tecnico ha preso una squadra in caduta libera e l'ha condotta alla salvezza risollevandola soprattutto sul piano psicologico. Un curriculum di tutto rispetto, per un allenatore che si è affacciato nel mondo dei professionisti solamente quattro anni fa.
AMBIENTE TORO - Altro argomento che gioca a favore del tecnico è la profonda conoscenza dell'ambiente. Cresciuto in maglia granata da giocatore e quindi da allenatore delle giovanili e della prima squadra, Longo non avrà bisogno di spiegazioni su che cosa sia il Toro. E questo sarebbe un vantaggio importante, in una piazza difficile come quella di Torino che negli ultimi anni ha sempre preteso tantissimo. Ne sa qualcosa Mazzarri, che l'anno scorso non si è mai visto perdonare dalla tifoseria un'uscita sbagliata su Chiellini. Sotto questo punto di vista Longo sarebbe senza dubbio avvantaggiato, conoscendo a perfezione l'ambiente. Gli argomenti in suo favore non mancano, dunque. Spetterà ora a Cairo e Vagnati fare le opportune valutazioni ed arrivare ad una scelta definitiva in poco tempo.
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