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Con la Fiorentina come a Bologna, Mazzarri ha voluto mandare un forte segnale dalla panchina con i propri cambi. Anche sul pareggio, il tecnico ha deciso di osare, con l'inserimento di giocatori offensivi alla ricerca dell'intera posta in palio. Una sorta di risposta sul campo a chi lo ha spesso etichettato come un allenatore difensivista.
LE PAROLE - E già nella conferenza stampa di presentazione della gara contro la Fiorentina, Mazzarri aveva voluto evidenziare come non sia del tutto appropriato etichettare il suo Toro come una squadra difensivista. "Berenguer l’anno scorso faceva l’attaccante, oggi fa l’esterno a tutta fascia: per questo quando sento dire che siamo difensivi non mi piace" aveva detto il tecnico in sala stampa. Ed anche i cambi effettuati nelle ultime due partite hanno confermato ulteriormente come l'allenatore non badi esclusivamente alla fase difensiva. A Bologna, dopo il pareggio dei felsinei, Mazzarri ha infatti scelto di inserire Parigini per De Silvestri, giocando gli ultimi quindici minuti con due esterni d'attacco (a sinistra c'era Berenguer) come laterali del 3-5-2.
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I CAMBI - Un copione che si è riproposto, in modo ancora più accentuato, nella gara contro la Fiorentina. Una gara delicata, contro una diretta concorrente per l'Europa League, con il Toro padrone del campo ed alla ricerca del vantaggio. E così, già al 65', arriva il primo cambio: fuori un buon Baselli per fare spazio a Simone Zaza, una prima punta da affiancare a Belotti. Il messaggio è chiaro: non accontentarsi del pareggio ma correre qualche rischio in più pur di cercare la vittoria. Un segnale ribadito ancor di più dalla seconda sostituzione, con Parigini in campo al posto del molto più difensivo De Silvestri. Ed anche pochi minuti più tardi, con la scelta di inserire un trequartista come Soriano e non un centrocampista al posto dello stanco Iago Falque, il duo Mazzarri-Frustalupi ha dato un'ulteriore prova della volontà di provare fino all'ultimo a vincere la partita. Insomma, anche se alla fine non è stata conquistata l'intera posta in palio, il tecnico ha dimostrato con i fatti di non volersi accontentare di pareggi ma di puntare sempre alla vittoria.
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