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Toro, i compiti offensivi di Buongiorno: ecco perché Juric lo preferisce a Rodriguez

Toro, i compiti offensivi di Buongiorno: ecco perché Juric lo preferisce a Rodriguez - immagine 1

Il centrale classe 1999 ha partecipato attivamente alla fase offensiva e soprattutto al gol che ha sbloccato la contesa contro la Samp

Silvio Luciani

Dopo un inizio di campionato passato in panchina, Alessandro Buongiorno si è guadagnato la titolarità. Juric lo ha schierato al posto di Ricardo Rodriguez contro Genoa, Milan e Sampdoria nonostante un buon avvio di stagione dello svizzero. La ragione? È presto detta: "Con lui abbiamo fatto un percorso, si è lavorato sulla forza per due-tre mesi e ora lo vedo esplosivo e pimpante. Nel primo tempo le ha prese tutte di testa contro Thorsby" ha dichiarato Juric dopo la sfida contro la Sampdoria.

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CONTRIBUTO - Oltre alla solidità in fase difensiva (10 recuperi, meglio soltanto Bremer con 13), Buongiorno ha dato un gran contributo anche in fase offensiva, una caratteristica che l'allenatore granata richiede ai suoi terzi di difesa. Il centrale classe 1999 è secondo nel Toro per palloni giocati (86, il primo è Pobega con 89) e ha partecipato attivamente al primo gol granata aprendo lo spazio alla triangolazione tra Linetty e Sanabria con un bell'inserimento. E, come se non bastasse, Buongiorno ha anche sostituito Aina come quinto di sinistra: "Preferisco quando gioca da braccetto perché è pericoloso quando arriva da dietro, ma può fare anche quel ruolo” ha detto Juric riferendosi a questa opzione. Insomma, quella contro la Sampdoria è stata la partita manifesto di Buongiorno, che con Juric può diventare più di un semplice difensore: toccherà a lui dimostrarlo.

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