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‘Toro, i giocatori sono spremuti’

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I mali attuali del Toro? Sono quelli che si trascina da tempo e che giornata dopo giornata saranno sempre più acuiti da una condizione fisica che verrà a mancare. Lo sottolinea ancora una volta Lello Vernacchia, il nostro esperto di...
Federico Danesi

I mali attuali del Toro? Sono quelli che si trascina da tempo e che giornata dopo giornata saranno sempre più acuiti da una condizione fisica che verrà a mancare. Lo sottolinea ancora una volta Lello Vernacchia, il nostro esperto di tattica: “Ventura ormai da anni gioca a ‘pacchetto’ e alla lunga questo sfinisce i suoi uomini soprattutto se come in questo periodo ti vengono a mancare i cambi. Lo faceva già Viciani nella Ternana dei primi anni Ottanta, palla a terra e gioco corto. Ma oggi evidentemente non paga”.

 

Soprattutto alla lunga rischia di sfinire i giocatori ancora prima del pubblico: “La dimostrazione più lampante sta nel fatto che il Toro arriva alla fine delle partite bollito. E’ chiaro che se hai un paio di reti di vantaggio la puoi amministrare, ma se non concretizzi facilmente rischi di perderle perché gli altri si chiudono e ne approfittano”. Un po’ come ha fatto la Juve: “Ventura sapeva benissimo che Conte avrebbe giocato con il 3-5-1-1 eppure non ha studiato le contromosse, mentre l’allenatore juventino anche durante la gara ha fatto cambi di posizioni in campo come quando ha invertito Vidal, per portarlo in uno contro uno con Basha, e Pogba che con Gazzi poteva avere la meglio. Poi è chiaro che se pareggi alla fine hai avuto ragione, ma così invece patisci”.

 

Quello che Vernacchia capisce meno è un certo integralismo: “Detto che secondo me Bologna, Atalanta, Chievo e Parma complessivamente non sono più forti del Toro, i loro tecnici comunque hanno un’idea di base che nel corso della stagione è stata anche cambiata in corsa, adattata anche alle esigenze degli uomini. Ventura invece mi pare che non lo faccia”. I conti si faranno alla fine, quelli del Toro comunque dovrebbero tornare: “Il Genoa si può avvicinare, ma il Palermo ha un calendario pesante e quindi la vedo dura. Però c’è modo e modo di salvarsi e vedo troppi giocatori consumati”.

 

E per Milano? “Durissima, anche alla luce del 4-3-3 di Allegri, un altro che in stagione ha provato comunque soluzioni diverse. L’unica sarebbe giocare a specchio, con Brighi in mezzo a Basha e Gazzi, Cerci e Santana più esterni e una punta. E ricordatevi che i giocatori di qualità devono stare in mezzo, quelli di quantità sugli esterni”.

 

Federico Danesi(foto M.Dreosti)