Toro, i precedenti con Aureliano: bilancio positivo, ultima volta a Lecce

Il Torino affronterà il Monza alle 15 alla vigilia di Pasqua. I ragazzi di Juric devono confermarsi dopo l'ottima vittoria ad Udine. Per dirigere la sfida è stato designato il signor Gianluca Aureliano della sezione di Bologna. Con il fischietto emiliano i granata hanno ottenuto tre vittorie, un pareggio e due sconfitte nei sei incontri che hanno preceduto la sfida con i brianzoli.

Toro, l'ultimo precedente: vittoria a Lecce ed espulsione di Juric

Il Torino l'ultima volta che ha incontrato Aureliano stava vivendo un momento estremamente negativo. I ragazzi di Juric avevano passato un inizio di stagione da incubo e il successo in Salento, grazie alla rete di Buongiorno, regalò un po' di serenità. La gara fu ben diretta dall'arbitro emiliano, che no incontrò molte difficoltà. L'unico momento davvero concitato fu l'espulsione al tecnico Juric nel finale di partita. A match terminato, è stato lo stesso mister a spiegare cosa fosse accaduto. "Espulsione? Il quarto uomo chiamava il giallo, io ero arrabbiato con lo staff medico perché non stava facendo le scelte giuste. E' stata una reazione del momento, ma va bene così. Se arbitro decide così noi accettiamo". Eppure la scelta del direttore di gara non fu campata per aria. Il regolamento, infatti, recita: "Tra le infrazioni passibili di espulsione vi è anche l'entrare nell’area tecnica avversaria in modo aggressivo o provocatorio", (cfr. p 89 regolamento del Giuoco del Calcio edizione 2022). Evidentemente Aureliano giudicò in tal modo l'operato del tecnico granata.

Toro, il primo precedente: Atalanta-Torino 2-1

Il primo incontro, datato 22 aprile 2018, tra il Torino e l'arbitro Aureliano non fu felice per i granata. I piemontesi, allora guidati da Mazzarri, uscirono sconfitti dalla sfida di Bergamo. Non ci furono grosse sbavature da parte del fischietto emiliano. L'unico episodio controverso accadde intorno alla prima metà della ripresa. Con il match ancora fermo sul risultato di 1-1, Gosens colpì con la mano un tiro di Ljajic, indirizzato verso la porta difesa da Berisha. Aureliano non ravvisò alcuna irregolarità e non ritenne che ci fossero gli estremi per fischiare il penalty. Dalla postazione Var non arrivò alcuna segnalazione: analizzando le immagini si poté notare come il giocatore nerazzurro, al momento dell'impatto, si trovasse molto vicino all'avversario (circa a un mezzo metro di distanza) e per di più con una posizione del corpo piuttosto congrua. Giusto non fischiare.

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