Il Tema

Toro, i problemi emersi in amichevole: nessuno salta l’uomo, a sinistra il vuoto

Alberto Giulini Vicedirettore 
Vanoli continuerà a lavorare sui nuovi principi di gioco, per il resto dovrà aiutarlo il mercato

Iniziano ad arrivare segnali dalle amichevoli contro Virtus Verona e Cremonese, occasione per tirare i primissimi giudizi sulla rosa del Toro. Le gare hanno detto innanzitutto che i granata avranno ancora tanto da lavorare per assimilare i dettami di Paolo Vanoli, come ampiamente prevedibile e fisiologico. Dal gioco uomo contro uomo di Juric si passa a movimenti di reparto. "Due filosofie agli antipodi", per usare le parole di Masina in conferenza stampa la scorsa settimana. E così, l'aspetto su cui continuerà a battere il tecnico, sarà proprio l'applicazione di nuovi principi di gioco.

Lacuna sugli esterni: a sinistra c'è il vuoto

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Il lavoro di Vanoli potrà invece molto poco quanto agli altri difetti emersi contro Virtus Verona e Cremonese e legati prevalentemente a lacune da colmare con il mercato. Tra queste, come già ampiamente detto, c'è una batteria di esterni che necessità di un paio di rinforzi di livello. Con Bellanova e Lazaro la corsia di destra può dirsi fatta e finita, sul versante opposto c'è invece una voragine. Sarà fondamentale non sbagliare il profilo sul mercato: l'esterno mancino dovrà essere di livello e gli andrà affiancato anche un ricambio affidabile.

Tameze e Linetty, insieme no

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Tameze e Linetty sono due giocatori affidabili e di sostanza, ma diventa complicato schierarli contemporaneamente in mezzo al campo. Rispettivamente mezzala destra e regista contro la Virtus Verona, i due hanno dato vita ad un centrocampo che aveva troppa poca qualità. Sicuramente non ha aiutato la prova opaca di Horvath sul versante opposto, ma l'impressione è che almeno un altro giocatore con un maggiore tasso tecnico sia necessario per avere un 3-5-2 meno lento e prevedibile. Da questo punto di vista potrà aiutare molto il rientro di Ricci in cabina di regia. Anche se contro la Cremonese non si è ancora vista la miglior versione dell’ex Empoli.

Toro prevedibile: nessuno salta l'uomo

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Sono stati Karamoh e Njie, peraltro i due marcatori, a dare la scossa contro la Virtus Verona, unica vittoria delle due amichevoli. Il segnale è chiaro: il Toro ha svoltato quando sono entrati in campo due giocatori con più fantasia e capacità di saltare l'uomo. Sicuramente mancava un giocatore importante come Vlasic, ma in campo nessuno saltava l'uomo e creava superiorità numerica. Un monito importante per Vagnati: un simile problema si può ovviare con i giusti rinforzi tra esterno sinistro, mezzala di qualità e seconda punta (in attesa di valutare Che Adams).