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Toro: il cielo è sempre più blu, anzi granata!

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Se il Toro come  vuole la storia non ha santi in paradiso è altrettanto vero che in questi ultime settimane il Cielo è sempre più blu, come recitava l’indimenticato...
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Se il Toro come  vuole la storia non ha santi in paradiso è altrettanto vero che in questi ultime settimane il Cielo è sempre più blu, come recitava l’indimenticato Rino Gaetano. Anzi direi un cielo sempre più granata sopra la Mole. E’ di soli due giorni or sono la notizia del via libera alla ricostruzione del Filadelfia, dopo l’incontro tra Fassino e Cairo a Palazzo civico. Uno stadio da  4 mila posti cosi dislocati:  2 mila sulla nuova tribuna centrale, simile a quella originaria, e altrettanti sui tre lati con anelli a  quattro file di gradoni. Un area che ospiterà la sede e il museo. La rinascita del “Fila” è stata per i tifosi un emozione non da poco. Come non possono non essere state emozionanti le due trasferte, a Roma e Napoli, dove il Toro si è riscoperto Toro. Due partite dove i granata hanno sconfitto lo scetticismo che regnava prima di questi 180 minuti. Ecco perché le nuvole nere che si stavano addensando, dopo la sconfitta di Cagliari e successivamente di Parma, con l’intermezzo del buon pareggio palermitano, si sono diramate facendo acquisire al cielo un colore limpido e blu con quelle sfumature granata che sono il collante tra presente e passato. Lassù ci sono sempre i nostri eroi mentre quaggiù ci sono i protagonisti dell’oggi, di questo Torino, che hanno voglia di stupire i propri supporter.

 

I ragazzi di Ventura, con in primis l’allenatore, hanno voglia di ripetere le prestazioni gagliarde anche nella propria casa, l’Olimpico, condite da partite da tre punti. Contro il Bologna urgono assolutamente i tre punti per non rimanere poi invischiati in posizioni in classifica che potrebbero togliere quella serenità e tranquillità che oggi portano Bianchi e c. a scendere in campo senza paure e a giocare a viso aperto contro tutti.

 

Il mister sa bene quanto sia importante per il Toro sbloccarsi in casa e cogliere la vittoria che manca dalla partita di Bergamo. Vanno bene le prestazioni importanti ma è bene anche vincere. Per arrivare a coniugare prestazione e tre punti sarà necessario che i giocatori trovino quella limpidezza di esecuzione che li possano trovare pronti nel finalizzare le azioni da gol. Una rapidità e una prontezza che ad esempio ha fatto vedere Sansone  contro il Napoli. Se il gioco del Toro ad oggi è stato più che sufficiente da domani deve diventare più che buono e per far ciò Ventura deve cercare di rendere la manovra più imprevedibile e veloce.Gli interpreti ci sono: Cerci, Stevanovic, Verdi, Santana, Vives, D’Ambrosio, Darmian, Ogbonna tanto per citarne alcuni, sono calciatori che hanno qualità indiscusse ma devono esser capaci a far correre meglio la palla aiutando la manovra offensiva con i giusti movimenti, insomma devono cercare di smarcarsi con velocità.

Contro i felsinei mancherà probabilmente ancora Ogbonna ma la sicurezza espressa in campo da Rodriguez è rassicurante. E’ chiaro che il rientro dell’’Angelo’ granata è quanto mai importante ma è altrettanto vero che un ritorno affrettato potrebbe essere rischioso, soprattutto quando ti mancano nelle gambe i minuti di gioco da tre partite. La squadra allenata da Pioli, al di là della sua posizione in classifica, è compagine tosta che in attacco ha giocatori importanti come Gilardino, Diamanti, Gabbiadini, Pazienza, Perez e Taider. I marcatori granata dovranno stare molto attenti alla velocità degli  avanti rossoblu ma anche al tatticismo a centrocampo di Pioli.

 

Gino Strippoli

(foto Dreosti)