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Toro, il derby è tuo con grinta e coraggio; e il 5° posto dista soli tre punti…

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L'editoriale di Gino Strippoli / Quagliarella fa 13 poi ci pensa le dea fortuna : ma che Toro! 
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

I derby si vincono con forza e volontà, con tecnica e astuzia, ma a tutto questo ci deve essere sempre il pizzico di buona sorte. Nella stracittadina del girone di andata tocco ai bianconeri godere del bacio della fortuna, ieri è toccato al Toro beneficiarne per aggiudicarsi la partita.

Sia ben inteso la fortuna va ad accomunarsi alla volontà di vincere granata, alla grinta messa in campo dagli uomini di Ventura che han saputo subito reagire al gol preso dall'incredibile Pirlo. Già, quel bianconero  quando calcia una punizione è come se calciasse un rigore. Ma questo Toro,  come già in altre partite ha avuto la forza di reagire immediatamente senza accusare scoramenti di sorta. Si è buttato in avanti con sagacia tattica , mostrando ancora una volta la funzionalità del gioco sulle fasce.  D'altronde il gol è nato da un azione partita da destra di Quagliarella che lancia palla all'altro lato del campo verso  Darmian che ha un controllo diciamo difficoltoso che però diventa un ottima palla a  seguire che disorienta la difesa avversaria che si apre come un ventaglio dando quasi il benvenuto  all'esterno granata  che finalizza in rete, per non dire del raddoppio granata nato da un traversone  da destra per El Kaddouri che scarica poi  verso Darmian in perfetta sovrapposizione: tocco al centro e Quagliarella fa 13!

Quello che è piaciuto dei granata è stata la partita ordinata  e intelligente  realizzata soprattutto dopo essere passati in svantaggio e anche dopo aver raggiunto il pareggio. Non era semplice andare a cercare il gol del raddoppio ma la volontà e la mentalità vincente dei granata hanno fatto la differenza. Senza contare  che forse quel terzo gol annullato ai granata per fuorigioco di Martinez avrebbe chiuso la partita definitivamente. Non si capisce bene se il tocco di Martinez sia stato ininfluente  al possibile gol o se magari la sfera senza quel tocco fosse andata fuori o sul palo. Al di la di ciò rimane che il Toro ha cercato anche il terzo gol.

Poi ci sono stati gli ultimi dieci minuti di sofferenza , ma è quella sofferenza granata che esiste da sempre, una sofferenza che però è stata una forza battagliera di undici uomini che hanno difeso da vecchi cuori granata la vittoria. La Juventus in quel momento ha tentato il tutto per tutto e tra pali e Padelli (paratona difficile sul colpo di testa di Sturaro) non è riuscita a capovolgere il risultato.

Una partita che ha visto tutti i granata remare nel verso giusto, chi più (eccellenti Darmian, Glik, Maksimovic, Moretti e Quagliarella) chi un po' meno  ( un po' in ombra Maxi Lopez,  mentre Gazzi ha alternato ottime cose a centrocampo con errori non da lui). Tutti però promossi a pieni voti perché il voto è di squadra e tutto il Toro merita un bell'8 in pagella.

Raggiunti i 47 punti di una magnifica stagione  si guarda con positività alla partita di Palermo di mercoledì prossimo. Il Toro si presenterà sicuramente con una formazione che presenterà nuovi innesti rispetto al derby causa squalifiche ( Gazzi e Moretti ammoniti ieri)  e infortuni (forse Benassi uscito malconcio dalla partita). Non c'è proprio tempo di respirare: intanto  il Genoa non molla  ma la Fiorentina sì ed è a soli due punti dal Toro mentre la Sampdoria è a soli tre punti. Europa comunque a tre punti, visto che il Toro dovrebbe comunque sorpassare almeno di un punto la Viola mentre in caso di parità in classifica  passerebbe la squadra di Montella per via della miglior differenza reti. Il Toro invece è in vantaggio con Sampdoria e Inter mentre con il Genoa bisognerà aspettare la partita di ritorno. E' chiaro che non bisognerà sbagliare un colpo soprattutto nelle prossime due partite contro Palermo e Empoli.