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Toro, il mezzogiorno e mezzo di fuoco con il Napoli

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
L’editoriale di Gino Strippoli / Parola d’ordine per Belotti e Zaza: accendere le micce e affondare il Napoli

Complice l’infortunio di Iago Falque, e poi quello di Soriano, per la prima volta in questa stagione i due bomber granata: Belotti e Zaza, inizieranno la partita insieme dal primo minuto. Ad oggi come tandem hanno giocato per soli 91 minuti, praticamente il tempo di una partita intera snocciolata tra i 72 minuti contro l’Udinese e i 19 minuti contro la Spal, Zaza da subentrato e Belotti sempre titolare.

Poco tempo insomma per assimilare ciò che vorrebbe Mazzarri da loro e chiaramente anche il loro coesistere, la loro intesa fatta di movimenti sia in area che in altre zone del campo. Sia Zaza che Belotti sono giocatori che danno e cercano la profondità ma sono anche attaccanti rapaci davanti alla porta, anche se in questo scorcio di campionato nelle due partite in cui hanno giocato insieme si son visti poco. E’ sicuramente una questione tattica che l’allenatore granata sta studiando da tempo. I due bomber sono dei lottatori che svariano su tutto il fronte d’attacco e aiutano il centrocampo: questo è un dato positivo. Oggi sul campo dovranno accendere le micce e bombardare la porta di Ospina o Karnezis (a seconda di chi giocherà) se vorranno insieme ai propri compagni affondare la corazzata Napoli.

Partita difficile ma non impossibile, nonostante le assenze importanti già citate tra i granata. Fiducia a sinistra a Berenguer, dopo la bella prova di domenica scorsa, mentre al posto di De Silvestri giocherà sicuramente Ola Aina, una delle piacevoli sorprese di questa stagione. I due sanno spingere molto bene in avanti. Se l’ex Chelsea ha doti importanti anche come difensore, per lo spagnolo ci sarà da combattere contro Callejon o Zielinski e dovrà essere supportato a sinistra dai compagni di gioco, in primis Meitè. Il francese sta dimostrando sin dalla prima giornata di essere un potenziale campione, è tenace e potente, chiedere agli avversari quanto sia difficile sradicargli la palla tra i piedi, ha ottima visione di gioco, non spreca mai un pallone e quindi passaggi a vuoto. In più ha piedi buoni tanto da risultare ad oggi il bomber granata del campionato con due reti. Ma chi dovrà far davvero molta legna in mezzo al campo sarà il venezuelano Rincon che rientra nell’undici titolare, dopo aver tagliato le 88 presenze in nazionale. Tomas dovrà essere la prima linea di difesa della ‘Maginot’ granata formata da Izzo, Nkoulou e Moretti con ultimo baluardo l’eccellenza di Sirigu. Baselli contro gli azzurri di Ancellotti riprenderà il suo posto nelle vesti di mezzala-trequartita con possibilità quindi di andare al tiro e fare l’incursore.

Saranno oltre 24 mila i tifosi granata, presenti allo Stadio Grande Torino, pronti a trascinare il Toro. I granata ritroveranno probabilmente una vecchia conoscenza in campo come Maksimovic e a proposito di ex il Toro dalla sua avrà un giocatore che è cresciuto con la maglia azzurra ovvero Armando Izzo oltre al Mister Mazzarri che fu l’allenatore che diede al Napoli la scossa giusta per ritornare grande sia in campo nazionale( per tre stagioni conquista l’accesso in Champion League) che internazionale, sebbene abbia conquistato solo una Coppa Italia che rimane pur l’unico trofeo conquistato dal Napoli del dopo Maradona.

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Sfida da vincere ma soprattutto per i granata sarà importante scendere il campo con l’approccio giusto sin dai primi minuti e dare continuità alla manovra senza farsi chiudere troppo nella propria meta campo. Il Toro deve fare il Toro è giocare da Toro perché sicuramente ha una difesa tra le più forti del campionato (portiere compreso), un centrocampo che ha qualità e muscoli e un attacco che è Nazionale.